Problemi di taglie

Intanto posso partire dicendo che è colpa sua, è sempre colpa di Madre, che ha avuto la brillante idea di nascere il 28 dicembre obbligandomi ogni anno a pensare DUE regali nel giro di pochi giorni.
Quest'anno non ci ho pensato prima di Natale e quindi son dovuta andare oggi, che proprio non ero predisposta per lo sciopping, e infatti sono andata in un negozio gigante qua vicino per non dover fare tanta strada, di quelli che alle casse ti tocca anche fare la coda per pagare (roba che lascio là tutto perchè io odio aspettare).
Decido per un completino intimo e mi rendo conto che superati i cinquant'anni le donne possono fare due scelte in fatto di intimo: sembrare zoccole che non si rassegnano di aver raggiunto la mezza età o portare roba da vecchia, con orribili pizzi e reggiseni che sembrano teloni da paracadute. Scelgo un completino bianco e semplice per andare sul sicuro e la commessa mi da una taglia in meno perchè dice che quelli sono tedeschi e fanno le cose una taglia più grande. Vabbè.
Ho scritto che non ero in vena ma c'era questo completino bellissssimo color crema/rosa antico con sopra il pizzo nero (un pizzo bello e non stile centrino) che mi chiamava e non lo potevo lasciare là. Vado a provarlo, e TRAGEDIA: la taglia che ho da quando le mie tette hanno smesso di crescere un bel po' di anni fa mi va STRETTA. E la commessa rincara "Strano, e si che questi sono anche italiani!". E non è colpa mia che vabbè che è Natale ma ho messo su solo mezzo kg e la vedo dura che mi sia andato tutto sulle tette e questo mi abbia fatto aumentare di una taglia.
Tra coloro che odio quindi da oggi ci sono anche gli omini che decidono le taglie dei reggiseni, e mi rendo conto che dovrei fare una lista perchè rischio di dimenticarmi le categorie e non è giusto che per questo siano private del mio odio.
Nonostante questo, sempre che non ero in vena mi son comprata anche una maglia e un foulard.

AnonymLeaks

Dopo aver visto in televisione (anzi in streaming) Gossip Girl e aver sognato l'esistenza di un sito in cui poter spettegolare in modo anonimo, segnalare corna e mandare testimonianze fotografiche delle brutte scarpe esistenti nel mondo.
Dopo aver vissuto WikiLeaks e il casino che ha provocato, anche se mai quanto una foto di Serina van der Buzzen in stazione dei treni a Nuova York.
Dopo aver pensato che Assange è proprio un figo, rendendosi conto che forse non è figo realmente ma solo per quello che ha combinato e capendo quindi che FORSE non sono tanto importanti i capelli neri e ricci.

Ecco dopo tutto questo, nasce AnonymLeaks, il sito in cui spettegolare in modo anonimo di chiunque, che magari lo sapete già tutti e quindi ho fatto tutto questo popò di premessa per niente.
Mi piace cosi tutto bianco.
Clicchi su new leak e puoi scrivere quello che vuoi, con titolo e testo e una serie di tag che facilitano la ricerca. Certo non capisco perchè chiede di utilizzare un servizio di anonymization che non ho idea di cosa sia e lo scrivo in inglese perchè ho provato a tradurlo in italiano ma non son riuscita, in sostanza mi sa che non è proprio esattamente anonimo.

Purtroppo le cose scritte dagli altri non appaiano automaticamente, si può usare solo il metodo della ricerca mentre per me sarebbe stato assai più figo se le avessero messe sullo sfondo, o se avessero messo una finestra dove far apparire un po' di frasi random/a caso/a cazzo.
Beh proviamo a cercare qualcosa a caso, per vedere come funziona: io scrivo il mio nome.

Proprio carino, no?

Astolfi vari

Passeggiavo tranquilla davanti a un negozio di scarpe con una vetrina lunga 30 metri e l'ho rivisto dopo, boh.. quattro, cinque, sei anni: Astolfo.
Astolfo è stato il mio primo moroso-non moroso. In realtà non era moroso proprio per niente, un inciucio forse o flirt che fa più figo.
Avevo 16 anni, seconda superiore e lui terza. Ci scambiamo il numero per vie traverse, lui ci aveva provato con una mia amica e poi lei gli aveva dato il mio numero non so perchè. Un bel rapporto, soprattutto all'inizio quando ci scambiavamo milioni di messaggi durante il giorno ma non ci salutavamo se ci incontravamo nel corridoio. Beh non è stato cosi per sempre, una volta abbiamo anche limonato nel bagno durante la lezione di tedesco, che la prof dopo un po' ha mandato una mia compagna fuori a vedere se stavo bene: per la cronaca, si stavo proprio bene.
Il problema era che io lo volevo e non lo volevo e quindi facevo un po' la stronza col tira e molla. Vabbè, l'abbiamo fatto tutte prima o poi.

Certo lui non era da meno. Ogni sera mi arrivavano messaggi del tipo:
Ciao, sono Genoveffa, un'amica di Astolfo, sai stiamo passando una bellissima serata distesi sul tetto di casa mia a guardare le stelle. Lui è cosi romantico che ti lascia senza fiato.
Ehi Michela, sono Ermenegilda, Astolfo non ti ha mai parlato di me? Sono a casa sua e sai, è mezzo nudo sul divano. Io adesso sono venuta in bagno col suo cellulare e poi vado da lui.
Ciao sono Cristoforo il migliore amico di Astolfo, ha lasciato qui da me il cellulare ieri sera. Non sai cosa ti perdi.

Aveva uno strano rapporto con il cellulare: lo dimenticava dappertutto e pare che chiunque lo conoscesse non aspettasse altro che fregarglielo per mandare messaggi ai suoi contatti, guarda caso sempre io. Certo chiunque mentre guarda le stelle steso sul tetto cosa fa? Manda messaggi a gente che non conosce. E lascia uno mezzo nudo sul divano ad aspettare mezz'ora.
Poi aveva una grande difficoltà ad individuare i nomi nella rubrica. Non posso contare le volte che il mio cuore ballava all'arrivo di Ciao bambina/dolcezza/bambolina/principessa bla bla bla (che adesso dico bleah) e rispondevo tutta contenta e gasata e lui Scusa? Ops, ho sbagliato numero, non era per te. 
Mi ricordo una volta che non l'ho sentito per giorni e a un certo punto "suo fratello" mi ha scritto che era in ospedale perchè aveva avuto dei problemi al cuore. Poi è tornato a casa e era depresso perchè questo problema al cuore gli avrebbe impedito di continuare la sua brillante carriera calcistica e non poteva scrivermi perchè voleva solo coccolare il suo cane che gli aveva salvato la vita trovandolo svenuto in giardino.
Son tutte storie verosimili eh, a ripensarci mi sa che anche lui all'epoca guardava troppi telefilm.

La mia memoria da Alzehimer mi impedisce di ricordare come sia finita, suppongo uno dei due si sia stufato di  mandare sms o abbia finito la ricarica.
Quindi mi è passato accanto, mi ha guardato ma non ha avuto la minima reazione quindi suppongo non mi abbia riconosciuto. Forse dovrei incazzarmi dato che io l'ho riconosciuto, ma non ce la faccio e dico per fortuna, sai se mi fermava per fare due parole? Brividi.

Soddisfazioni

Questo post è per te, F.
Tu che quando ero una povera matricola delle superiori in autobus mi prendevi in giro, mi mettevi in difficoltà chiedendomi chi era più bello tra te e il tuo amico abbronzato. Tu che eri tanto carino e ti sedevi nell'ultima fila e te la tiravi un sacco senza neanche badare quelle come me che si sedevano in mezzo e non proprio davanti per cercare di apparire meno sfigate. Senza badare ME che avevo gli occhiali già a fondo di bottiglia, l'apparecchio e non conoscevo ancora il correttore copri-occhiaie illuminante.
Tu F., che non sei cresciuto di una spanna dai tuoi 18 anni e quindi sei rimasto un tappo, che ti sei inciccionito e ti riempi ancora i capelli con troppo gel. Tu che ogni volta che porto le fotografie a sviluppare mi fai le battutine su quello che c'è nelle foto. "Ti sei laureata? Che brava ragazza, potevi invitarmi alla festa però. Beh dai, si è sempre in tempo per un brindisi".

F.: ma va vaaaaa.

E' Natale eh..

Oh è Natale, tempo di regali!
Essendo nullatenente (amorevolmente chiamata "cruzio" in casa) non ci metto i soldi ma sono l'addetta a pensare ai regali e ad andare a compare: regalo per Madre con i soldi di Padre e viceversa, regalo a Fratello e altra gente varia in comune. Niente regali al di fuori della famiglia, perchè? Boh.
Non li capisco quelli che dicono che odiano fare i regali, perchè mi piace tanto pensare a cosa potrebbe piacere ad ognuno, cercare la cosa giusta, fare i pacchetti, guardare la faccia al momento di scartare. 
Nella mia famiglia questi concetti sono oscuri: ognuno ha il suo pacchetto-sorpresa sotto l'albero tranne me: ovviamente ai regali per gli altri ci penso io, quindi c'è la sorpresa, ma nessuno pensa a me. Madre inizia a fine novembre a chiedere Cosa vuoi per Natale?, io ogni anno mi incazzo ripetendole che deve pensarci lei e ogni anno finisce che a metà dicembre andiamo a prendere il regalo per me: vestiti, sempre, perchè poi non sono soldi miei e mi faccio problemi a chiedere quindi approfitto di Natale e compleanno se voglio qualcosa in particolare (Michela trovati un lavoro).
Quest'anno è una borsa, bellina, blu. Che un po' mi son già pentita perchè dove cavolo vado con una borsa blu? Con cosa la metto? Ma le borse vanno abbinate o no? Non è che ne ho quattro milioni di tutti i colori io.. Vabbè.
Tra l'altro l'ho già messa in funzione, quindi quest'anno per me niente regalo sotto l'albero, tranne forse il pacchettino proforma a cui di solito pensa Madre: pigiama, completino intimo, o fondotinta/mascara/matita/correttore se l'ho finito. Roba che serve.
Ma i regali non erano qualcosa che da solo non ti compreresti? La fiera dell'inutilità? 

Però quest'anno sono in ritardo, ho deciso un profumo per Madre ma non so ancora quale. Naturalmente qualcosa che piace anche a me che sennò cosa lo compro a fare, però è un casino perchè a me piacciono i profumi da uomo e nessuno mi può togliere i miei Allure Homme e ArmaniMania.
Per Padre ho già preso una sciarpa, ma gliel'abbiamo data perchè la sua era rotta (regalo utile, ndr) e quindi? Si lascia senza pacchettino? Non mi piace.
E Fratello? Boh.. Avevo pensato al libro del milan appena uscito ma 30 euro per un libro del milan mi sembra un po' esagerato.
Ah spetta, che Madre compie gli anni il 28 dicembre e se c'è un solo regalo si incazza e quindi mi tocca pensarne due.

Grey's anatomy

Un amore nato tanto tempo fa, alla prima puntata trasmessa su Italia 1 che guardavo con Madre.
Siamo alla settima stagione, una stagione all'anno quindi vuol dire che quando è iniziato avevo 17 anni? Adesso riesco a spiegarmi tante cose, ero piccola e stupida e non capivo.

All'inizio ero perdutamente innamorata del dottor Stranamore e dei suoi bellissimi capelli, odiavo a morte Addison che dopo avergli fatto le corna con il dottor Bollore lo stronzo, tornava a interrompere la favola di Derek e Meredith. Che poi lei neanche mi stava simpatica, il classico personaggio che ha tutti i problemi del mondo e ingigantisce le cose. E la voce di quella doppiatrice mi ha sempre fatto venire i brividi. Insomma era tutto bello per merito di Derek.
Mi stava antipatica Izzie perchè le gnoccone che hanno sempre qualcosa che non va non le posso sopportare (è un po' lo stesso effetto che mi fa Serina van der Buzzen), e poi anche perchè faceva i muffin quando era triste e IO faccio i muffin quando sono depressa e questo mi rompeva le palle. Gli altri erano tutti più o meno indifferenti, hai voglia a reggere il confronto con i capelli di Stranamore. E quello sguardo, eeh. Che poi, nelle prime puntate mi pareva fosse più figo, saranno i sette anni, in fondo son passati anche per lui.

Poi ho capito come funzionavano le cose e ho iniziato a farmi passare da un'amica con l'adsl le puntate in inglese, e dall'italiano all'inglese è cambiato tutto: MA TUTTO.
Io innamorata di uno con quella vocina di merda che neanche ti si sente quando parli? Vabbè capelli e sguardo da pesce lesso finché vuoi, ma c'è un limite. Quindi ciao ciao McDreamy e welcome McSteamy. Evito di mettere una foto mezzo nudo per buon gusto, e ammetto di averla cercata per sincerità. Con quegli occhietti sottili (se qualcuno volesse trovarmi un fidanzato prenda nota: capello fluente e occhi sottili, grazie sempre). E l'avete sentito parlare? Poi diciamolo, un po' tutte sognano di vivere la storia di little Grey, far innamorare il superfigo che se ne fa una diversa ogni sera e trasformarlo nel bravo ragazzo. Si si lo so impossibile, ho scritto sognano infatti.
Una cosa non è cambiata, Meredith è fastidiosa sia in italiano che in inglese.

Nonostante questo è comunque protagonista di uno di quelli che io considero i momenti topici di sempre, cioè la scena "Pick me, choose me, love me" che fa piangere un sacco perchè Meredith piange e quando qualcuno piange io piango. Adesso che ci penso anche il finale della prima stagione è una cosa terribile "Meredith I'm so sorry", so sorry un cacchio Stranamore.
Lacrime, tante, anche quando muore Danny. E quando Danny torna, vabbè, io l'avevo capito subito che lei aveva un tumore. E George! Povero George, che io ci ho messo un sacco a capire perchè Meredith urlava in quel modo, che tristezza.
E come dimenticare "Mark teach me. Teach me. Teach me". Cioè teach me anche a me Mark.

Ultimo dettaglio poi basta. Callie: che palle di donna. Si si lo so che è un telefilm e che quindi per forza ne devono capitare di tutti i colori perchè se andasse tutto dritto allora finirebbe tutto in due puntate e Beautiful non si spiegherebbe. Ma Callie non ha un senso.
E poi soprattutto, ultima puntata: sei sotto la doccia con Mark Sloan, e cosa fai? Ti lavi i denti? In quale universo? E no, il fatto che tu sia lesbica non è una motivazione sufficiente.

Fine della puntata

Il buonumore

Ho mal di testa
Guarda non mi dire, è da stamattina che ho un cerchio che mi fa piangere quasi!

Una volta mi sono rotto il mignolo
Io mi sono rotto il braccio!

Sono andata in ferie una settimana in Sardegna
Ah io ci sono stata un mese!

Sono proprio brava, ho preso 30!
Io sono più brava, ho preso 31!

Sono proprio sfigata, ho preso 17.
Io sono più sfigata, ho preso 16!


Non lo posso sopportare.
Niente da fare, ci sono delle persone che tu puoi dire quello che vuoi, loro l'hanno già fatto. Non solo, l'hanno fatto meglio o peggio di te a seconda del caso, rendendo quello che tu stai raccontando inutile e non interessante.
E questa cosa mi fa girare le palle adesso, che è mezzanotte e io non voglio andare a letto perchè il riscaldamento non funziona da due giorni e in camera mia ci sono i pinguini che alla bellezza di 11 gradi danzano sullo strato ghiacciato che copre il parquet.

Referer #2

A questo ci tengo particolarmente.

Mi spiace per voi due, qua di mazze non ce n'è neanche per me.

Come i pazzi

16.07. Uomini e donne è appena finito.
Si che palle lo guardo, e lo guardano anche il 90% di quelle che dicono di non guardarlo. Poche balle, a quest'ora non ho niente da fare e son a casa da sola collasso sul divano e rido.
In realtà in questo periodo mica rido tanto, perché ci son degli elementi che mi fanno venir voglia di buttare la televisione fuori dalla finestra o anche solo spegnere. Tra l'altro non c'è più nemmeno Federico che era un gran figo e aveva dei capelli bellissimi, vabbè sembrava un baccalà insteccato e non era in grado di dire cinque parole sensate di fila senza perdersi, però seduto fermo e zitto era un gran figo (nonostante fosse biondo).
Adesso è rimasta solo la psicopatica 50enne che urla dietro a tutti e tutte ed è lei che mi fa venir voglia di buttare la televisione dalla finestra. Rompe talmente tanto che riesce a farmi risultare simpatica una lampadata, piastrata con le unghie finte lunghissime che la vedrei bene a litigare nel liceo di un film ambientato ad Harlem.
Io però confido in Maria, madre di tutte le presentatrici e regina di tutte le donne. Ogni puntata aspetto l'attimo in cui succede un tale casino da costringerla a parlare: solo lei ha il potere di far tacere tutte le galline che ci restano malissimo e le vedi dalla faccia che vorrebbero scavare una buca sul pavimento dello studio o in alternativa far morire Maria tra atroci sofferenze. Oggi la psicopatica l'ha fatta quasi piangere, si stava mordendo le labbra per cercare di resistere tipo io quando vedo qualcuno piangere in televisione o negli ultimi sei minuti di TUTTE le puntate di Grey's Anatomy.
(Post it: scrivere di Grey's Anatomy, ma solo se la puntata di stanotte va come ho deciso io.)

Allora riassumiamo, nella mia prossima vita è già deciso che sarò Sienna Miller (dopo una vita da non-gnocca ce ne vuole una da supergnocca) e in quella dopo voglio essere Maria de Filippi. Se riuscissi ad eliminare il dettaglio di Costanzo come marito sarebbe un particolare non da poco.

Letterina

Caro Babbo Natale,
come stai? Tutto bene? Salutami tanto gli gnomi, gli elfi e le fatine. Spero che Mamma Natale non ti faccia disperare troppo, tu comunque cerca di assecondarla, si sa che le donne a volte sono rompipalle, ma ne vale la pena vero?.
Volevo prima di tutto ringraziarti per i regali dell’anno scorso, che mi sono piaciuti tantissimo anche se al momento non mi vengono in mente.

Ecco..per quest’anno avrei pensato a un paio di cosette, cioè..sarebbero 3 cosette quelle che vorrei, per il momento ovvio.

Stavo pensando però che per te sarebbe molto più comodo se io facessi parte del lavoro al posto tuo. In fondo, hai tante persone a cui badare dai bambini ai vecchi, io sono cresciuta e posso fare da sola, quindi perchè invece dei regali non mi mandi una bella carta di credito senza limiti di spesa? Ti risparmi tutto lo sbattimento dei pacchetti, non consumi carta che cosi gli ambientalisti non rompono le balle e non devi neanche fare il viaggio perchè me la puoi mandare per posta. Geniale no?
Cosi io potrei prendere tutto quello che voglio, magari anche qualcosina in più che sicuramente mi verrà in mente più avanti, e potrei anche pensare ai regalini per qualcun altro.

Beh, credo di aver finito per adesso.
Ciao Babbino caro. Dalla sicuramente tua preferita,
Mic

PS: no, non sono fissata con grigio e crema.

Fine?

Tornata dalla laurea di due compagne di corso "storiche". Le altre due del terzetto. Bellissime, Hello Kitty e una scimmietta tanto ubriache da non stare neanche in piedi.
Mi è preso un groppone che non immaginavo. Per me è finita due settimane fa precise, lo so. Però solo ADESSO mi sento come se fosse finita davvero, ho perfino la tachicardia tipo.
Adesso 22.18 del 2 dicembre 2010.
Fino ad ora ero..boh, laureata si, ma in pausa. In pausa a preparare i loro papiri, a organizzare scherzi, a tranquillizzare e spiegare robe burocratiche.
Adesso basta, adesso non c'è più da parlare di università con loro, università basta. Magari mi disattiveranno anche matricola e password e la casella mail universitaria diventerà inutile.
Adesso si va avanti, tutte e tre. Se loro due vanno avanti devo farlo anche io, che sia questa la spinta che mi serve?
Intanto vado a farmi l'ennesima camomilla, che qua tra agitazioni e gropponi non c'è una notte che dormo tranquilla e filata.


No eh?

Il bivio

Maremma buHaiola. Non ho dormito un cacchio.
C'ho un bivio davanti e tipo un giorno per decidere.
Che faccio?
Mi ansio alla grande, accetto di non dormire per i prossimi tre giorni, al 99,9% per niente, cerco di raccattare chissà dove un po' di autostima, vivo un'esperienza e se va male (sicuro!) amen.
Passo, sapendo che l'occasione non si presenta, accetto di non dormire per i rimorsi e i pensieri per i prossimi tre giorni e prendo le cose con i miei soliti tempi, con calma un po' alla volta.
Non ce la posso fare. Ho già la tachicardia.
Madre mia perchè non mi hai fatto coraggiosa e intraprendente A FATTI e non solo a parole?
Sono tutto fumo e niente arrosto io. Cacchio, di nuovo.

E' tutto un affare di capelli

Appena finito di asciugarmi i capelli. 20 minuti. SOLO 20 minuti.
E io odio asciugarmi i capelli. Mentre mi asciugo i capelli leggo Vanity Fair, per dire. C'è tutta una tecnica che in pratica mi faccio il phon seduta sul bidet con il giornale sulle ginocchia: quando leggo le pagine a sinistra butto tutti i capelli a destra e quando ho finito la pagina la giro e giro anche i capelli. Se lo facessi con Elle (che comprerò quello di dicembre solo per l'agendina di Chloé) potrei asciugare, leggere e fare ginnastica contemporaneamente.
Sogno da sempre che qualcuno inventi un phon che in un secondo asciuga i capelli. Un tasto da premere in testa. Uno shampoo-balsamo autoasciugante.
Se trovassero il modo di farmi la piega sarebbe anche meglio. Perché 20 minuti mi son serviti per asciugare, non per dare una forma decente ai miei capelli.
E 20 minuti non son mica pochi, ma dicevo SOLO 20 minuti perché era la prima volta che li lavavo dopo averli tagliati, sennò era mezz'ora minimo.
Che poi, appena tagliati c'è quella specie di euforia da: Che figo la prossima volta ci metterò 5 minuti ad asciugarli e mi staranno benissimo. 
Problema: i miei capelli, quando son lunghi, son più o meno mossi solo asciugandoli (quindi con fatica relativa), e mi andrebbe bene. Anzi l'effetto disordinato mezzo mosso mi piace un sacco. Però quando arrivano a questa lunghezza io non sono più in grado di pettinarli, di passarmi le mani in mezzo al ciuffo a mo' di Sgarbi, e se non posso passarmi le mani sui capelli io sono MORTA.
Quindi li taglio, e quando li taglio diventano più leggeri, e iniziano a spuntare corni da tutte le parti e non mi stanno.
Un circolo vizioso. O virtuoso? Boh, insomma come al solito mai contenti.

Mio papà avrebbe la soluzione, ogni volta che prendo appuntamento dalla parrucchiera mi dice che ho due scelte su cosa fare.
1. Tornare alla pettinatura che ho sfoggiato dalla nascita ai 6 anni. Tagliarli a zero, mi vuole con la cresta come mio cugino di 14 anni. Purtroppo ero molto più bella da piccola e credo che adesso non starei altrettanto bene. Tra l'altro, quanto sono figa in questa foto?
2. Farmi la permanente, perché lui ama i capelli ricci voluminosissimi. Che se io mi facessi la permanente altro che Afef, sembrerei Tina Turner dei tempi andati o un leone.

Purtroppo sono talmente coraggiosa che sono 400 anni che faccio sempre la stessa cosa: taglio 2-3 centimetri di lunghezza, sfoltisco PESANTEMENTE sopra, ciuffo sul lato. Che nel linguaggio dei parrucchieri, che ancora devo capire come tradurre correttamente in italiano, vuol dire: taglio 10 centimetri di lunghezza, sfoltimento-ciuffo.
Vuoi anche la piastra?
- No niente piastra, non mi piacciono i capelli appiccicati sulla testa perché ho la facciona.
Ok solo phon.
...
La piastra te la faccio solo sulle punte ok, non sopra cosi resta il volume.
E fu cosi che passò la piastra ovunque.

Son problemi seri.

NB: Quanto a lungo una donna può parlare dei suoi capelli senza dire niente? Un intero post, a quanto pare. E ne avrei ancora eh.

Revival

Cosi, ieri pomeriggio ho passato un paio d'ore nell'universo parallelo che è la camera di una 14enne (cugina), con la scusa di installare iTunes: da paura.
Pareti, armadi, mensole, tutto ricoperto di poster: Zac Efron e il resto dei tizi di High School Musical, Jonas brothers, Shonhorah (so che ci va un'H in mezzo, ma non so dove quindi facciamo che va dappertutto), Hilary Duff, Justin Bieber, e incredibilmente fuori luogo, un poster con la formazione della Sisley Treviso di pallavolo, che devo dire ho apprezzato. Il pc suonava canzoni del Mondo di Patty e di Flor. Chi non sa cosa sono queste due "cose" non si informi. Da quel che ho capito si tratta di un incrocio tra Ugly Betty, i telefilm scemi di Disney Channel e le telenovele sudamericane che facevano su rete4 quando io ero piccola.
Altre cose degne di nota: Hello Kitty ovunque, libri di Fabio Volo, adidas giganti con le righe fucsia, felpe a cuoricini minuscoli, jeans con le ali sul culo, braccialetti di gomma a forma di cagnolino (???), naturalmente cellulare sempre in mano. Per dire, alle 6 di pomeriggio aveva finito i 100 messaggi gratis Vodafone.

Poi ho pensato (ogni tanto capita): 14anni.
Ma io?
...
Io a 14anni.
...
...
Prima superiore, cellulare appena regalato e visto che non avevo nessuno a cui scrivere mi ero fatta dare dalla mia migliore amica di allora (sempre quella del diario) il numero di un tipo. Lei non lo conosceva di persona ma l'aveva contattato facendo uno squillo a un numero a caso, si usava cosi a quei tempi. (maro', se scrivo a quei tempi vuol dire che son vecchia!)
Compravo ogni settimana o mese, non mi ricordo, la mia rivista culto Top Girl, insieme a tutte le altre in cui c'era qualche regalo o un articolo sulle Spice Girls. Ho costretto papà e fratello ad andare a vedere il film al cinema e ho perfino interpretato Victoria nella recita dei centri estivi in cui in una eccezionale formazione da sei facevamo una coreografia su Wannabe. Il mio costume di scena era un completino con top corto con la cerniera davanti e pantaloncini, tutto color arancione fastidio. Avevamo anche una band di uomini, gli Spazz Boys che ci facevano l'imitazione scema, a sottolineare come il nostro balletto fosse invece professionale.
In camera poster di Brad Pitt steso su una pelliccia/tappeto leopardato, erano i bei tempi in cui aveva 30-35 anni. Amavo i Take That e, non per vantarmi, Robbie più di tutti perchè avevo capito che aveva qualcosa in più. Per inverso, odiavo tutte le altre band uscite ad imitazione delle mie preferite, tipo i Five, i Boyzone o gli NSync.
La mia passione per i telefilm è nata in quegli anni credo, Beverly Hills dove David diventava più figo ad ogni stagione, e adesso è più figo che 20 anni fa. Dawson's Creek - che vergogna - ho guardato tutte le puntate, ma c'è un punto a mio favore e cioè aver sempre, fin dalla prima puntata odiato Dawson e neanche l'amico Pacey non mi è mai piaciuto, insomma l'unico decente era il tipo gay.

Avevo intenzione di fare mea culpa alla cugina perchè la prendo sempre in giro per Justin Bieber e tutto il resto, però che cacchio, non si può paragonare lui a Robbie. O al giovane biondissimo Brad. Non esiste.

PS: Ai miei tempi - di nuovo - si usava fare gli squilli per farsi sentire e guai se qualcuno non rispondeva, chissà se si usa ancora. Beh, a parte il tizio che li fa sempre a me, ma poverino, quello anche se ha 30 anni non si rassegnerà mai.

Brogue shoes

Sono state prima di tutto queste.
Chiunque ne senta la necessità è autorizzato a ridere, ormai ci ho fatto il callo. Le ho mostrate per due settimane a chiunque via mail, facebook e cellulare. Si ho fatto la foto allo schermo del pc e allora?
Il problema è che sono consapevole che fanno ridere. Cioè non avrei mai il coraggio di metterle, però sono taaaanto carine. Mi dicono anche che forse costano un botto, perchè sono di Pollini.
Google però mi ha aiutato con delle alternative meno costose e decisamente più sobrie. Tipo queste.

Le seconde sono di Zara. Le prime non ne ho idea. Ho scritto brogue su Google Image e sono uscite e son belline. Potrei anche FORSE trovare il coraggio di metterle, se avessi la più pallida della marca e di dove trovarle. 
Ora che ci penso potrebbe essere la vernice il problema che me le fa troppo serie. 
No ok, il problema è un altro. Il problema è che io queste scarpe me le immagino solo ai piedi di gente cosi.


Allora facciamo che prima divento cosi, e poi le compro.

Houston, abbiamo un problema

E' la mia seconda giornata da non-più-studentessa e già mi sto annoiando.
Ieri non ho fatto niente, la prima vera giornata in cui non ho fatto niente tutto il giorno. Ma senza sensi di colpa perché invece avrei dovuto fare qualcosa.
Ho dormito, ho mandato un po' di cv on line.

Hai trovato lavoro?
Ho parenti e conoscenti molto simpatici. Cioè, calma carini, datemi il tempo di rendermi conto che è finita.

Ma nooo, dicevo per dire. Che sai che la figlia della Luisella l'hanno chiamata ancora prima che finisse. Anche lei ha fatto "la Ca Foscari". Ma mica in un posto piccolo eh, noooo: l'hanno chiamata direttamente dall'ufficio del direttore della multinazionale più grande del mondo. Te no? 
Io non so chi è la figlia della Luisella, nè chi è la Luisella, e non lo chiedo perché sennò partirebbe una filippica di 20 minuti a descrivere in modo dettagliato l'albero genealogico delle 10 generazioni che hanno preceduto la  figlia della Luisella.
Ecco, invece io ti mando anche un po' a fanculo.
Lasciami due, dico DUE giorni di tranquillità prima di iniziare a terrorizzarmi. Che lo so benissimo che non si trova niente in giro, che dieci mesi fa ci ho messo due mesi a trovare uno stage e l'ho trovato solo in un posto schifoso e per di più da paraculata (e ancora mi vergogno di me stessa). Che qua in giro pare che se fai marketing lo devi fare "in Bocconi" perché se lo fai da qualsiasi altra parte fai schifo. E non ho mai capito perché si dice IN Bocconi.

Ma no si, stai tranquilla. Vedrai che trovi. Te sei brava.
Te sei brava. Quando sento quelle tre parole ormai mi immagino con la tutina gialla di pelle di Uma Thurman (e il suo fisico ovviamente) mentre tolgo con le dita un occhio al mio interlocutore.

E intanto prego chissà chi per "trovare". Ma trovare come dico io.
Programma, boh.
Trovare un lavoro per mettere via un po' di soldi da fare fino a marzo, quando si laureerà la mia moglietta e partire insieme come programmato. Però no. Non è giusto legare queste cose a un'altra persona, non posso sapere cosa succederà a me, come posso sapere cosa succederà a lei?
Trovare qualcosa da fare fino alla fine dell'anno per liberare la testa, tipo impacchettare regali in qualche negozio. Poi a inizio anno mettermi d'impegno per trovare qualcosa di più serio. Ma come? Rimandare cv di nuovo a quelli a cui lo sto mandando adesso?

Eh sai, ci vuole anche culo.
Eh lo so. Ma il culo non me lo posso fare da sola (almeno questo tipo di culo - per l'altro non ho problemi).

Spetta va, che vado a cercare qualcun altro a cui mandare cv.

Riassumendo

E' stata lunga riprendermi, mi ci è voluto fino ad oggi, in realtà c'ero abbastanza anche ieri, ma poi son andata a cena per festeggiare con i parenti ed è stata un'altra mazzata.
Tiriamo le somme, partendo dalla fine.
Dolce (appositamente rossonero) bbono, mamma mia, morbido sopra e croccante sotto.

Antipasto, perchè qua da noi si va sul leggero. Ma cos'è la polenta con i funghi? Mi chiamino pure polentona.

Un dettaglio del mio ausfit post-discussione. Purtroppo non sono riuscita a vendere niente, lo dicevo che il commerciale non faceva per me, e vorrei sapere chi si è portato a casa i carciofi che me li volevo cucinare. Sono riuscita solo a regalare due banane, a due donne. Fatto strano direi.

E concludiamo, che mi sembra sufficiente.

Ubriachi è bello

Ce la faccio? Boh, proviamo.
Prima cosa: sono ubriaca.
Son tornata a casa, ho mangiato, ho fatto la doccia, ma non cambia niente.
Che forse non è stata una buona idea rimanere tutto il giorno a stomaco vuoto fino alle 6 di sera (ok due biscotti stamattina col the) E POI andare di moscato-spritz aperol-spritz campari-vino bianco a caso E POI mangiare tramezzini e tartine con la bresaola E POI bere coca light.
Che vorrei tanto essere a letto ma son convinta che appena mi metterò in orizzontale mi verrà da vomitare (bei discorsi).
Forse dovrei andare fuori e prendere il diluvio universale e mi passerebbe un po'.

Comunque, viva e dottora!

Quando avrò una casa mia

L'altro giorno riordinando un'anta dell'armadio di quelle che si aprono una volta l'anno mia mamma mi ha mostrato un set di lenzuola della sua dote, una roba bianca durissima con fiori rosa ricamati: brutto. Quelle lenzuola sono per quando io mi sposerò. IO. Cioè, io non ho un fidanzato, non sto uscendo con nessuno e al momento non mi piace nemmeno nessuno, se escludiamo gli innamoramenti della durata di 10 secondi quando sono in giro e vedo un ragazzo alto, moro e ricciolino.
Comunque, ci sono altre cose "messe via" per quando io andrò a vivere da sola: asciugamani per il bagno e per la cucina, strofinacci, presine (si son fissata con la cucina). Mia mamma va a comprare spesso roba in un negozio dove alla cassa ti danno un regalino e quei regalini son sempre finiti nel mio armadio.

Nel corso degli anni son venute fuori una serie di cose sulla mia fantomatica casa, in genere da conversazioni che iniziano con "Voglio vedere se quando vai a vivere da sola BLABLABLA". 
Riassumiamo:

- avrò un sacco da box da picchiare, o anche un omino di quelli con la base rotonda che gli dai un pugno e si raddrizzano subito (da piccola ce l'avevo si chiamava tipo "Pierino sempreinpiedi")
- dipingerò almeno una stanza tutta da sola con la bandana figa in testa e la salopette con la pettorina slacciata
- non comprerò cibi calorici, solo una spumiglia ogni tanto
- avrò uno stepper in camera
- pasta solo a pranzo
- niente fiori sui vasi con la terra, voglio un mini cactus
- pentole colorate: ho già visto una padella rosa confetto che è un amore e anche una verde pisello
- mio fratello non potrà entrare
- sempre minimo 20 gradi
- collezionerò tutte le pentole e gli stampi esistenti per fare dolci
- per mangiare, tovagliette all'americana
- una volta la settimana...ok una volta ogni due settimane un dolcetto (il mio quadernetto di ricette non può andare in disuso)
- il telefono fisso NO
- nessun quadro raffigurante fiori: alle pareti poster dei film di supereroi
- non fiori ma opere di bene, regalatemi pentole colorate o cancelleria (anche quella mi piace)

Sopratutto, a casa mi vestirò in modo decente, metti che qualcuno bussa e io sono messa come adesso...

Referer #1


Ora io mi chiedo: uno che fa una ricerca del genere, cosa sta cercando?

Uffa.

Bene, ho la data (sembra che stia per sposarmi).
Il primo giorno della sessione perchè un ragazzo in tesi col mio prof ha prenotato il volo per la vacanza con la morosa a NY il 28 e ha chiesto al prof se poteva essere i primi giorni per "problemi familiari". Ma te li darei io dei problemi familiari seri, che speravo di vedere la discussione di almeno un compagno. Si lo so, via dente il via il dolore, poi sarò contenta di essere tra i primi. Bla bla bla. Sigh. 

Mia mamma è contenta perchè secondo lei preso il vestito sei apposto (come nei matrimoni appunto) e sa sempre come farmi star calma. Del tipo che appena gli le ho detto che il prof mi aveva detto il giorno ha sparato a raffica in 10 secondi:
Ma cosi presto?
Hai finito di scrivere?
Manca una settimana!
Farai in tempo a stampare?
Come se non fossi già una che si agita abbastanza. Valium a me, please!

PS: Non manca una settimana, è solo che mia mamma è una di quelle che quando ti devi alzare alle 8 viene in camera alle 7.40 a dirti che sono le 8.
PPS: E' appena entrata una zia di mia mamma che ha detto che quel giorno pregherà per me e mi ha fatto gli auguri. Non portano sfiga vero gli auguri? Noooo.

Dieta forever and ever

Ehi come va? Cos'hai fatto ultimamente?
Ho preso 5 kg.
Dialogo con una compagna di corso rivista qualche giorno fa dopo un bel po' di mesi.
Ora, questa ragazza è alta (bassa) 1.60, taglia 38, quarta/quinta di reggiseno e carina in viso. Per riassumere, quando passa si girano tutti a guardarla.

Guarda che questo ha 36 calorie.
Frase pronunciata da un'altra compagna di corso, prendendo in mano la bottiglietta di Nestèa al limone che accompagnava il mio pranzo. La prima cosa è pensato è stata Meno male che ho preso l'insalatona e non un panino.

Se c'è una cosa che non sopporto, è chi mi conta le calorie nel piatto. Per dire, mia mamma lo fa sempre.
Guarda che il sale fa ritenzione idrica.
Metti l'olio d'oliva che è più leggero.
Io alla tua età ero 1.70 per 50 kg.
Grazie mamma, quando mi hai concepito potevi sforzarti un po' di più e farmi assomigliare a te e non al papà.

Ah ma lo so benissimo che dovrei dimagrire: 5-6-7 kg sarebbe ottimo, magari. Infatti sono in dieta perenne. Io e mio papà avremo iniziato ufficialmente (perchè lui deve calare la pancetta, che mia mamma - persona simpatica - gli fa notare). Il problema è che lui per due giorni toglie la briosche a colazione e l'amaro dopo cena e perde tre kg. Io no. 
In realtà io non ho iniziato a settembre, io sono sempre a dieta. 
Ora, esistono due tipi di persone che possono dire di essere in dieta perenne. 
Il primo tipo non mangia carboidrati dal momento in cui non sono più stati necessari per la sua crescita corretta, pesa la carne prima di cucinarla al vapore purchè sia petto di pollo o tacchino, cena a verdure e formaggi stagionati, controlla le calorie degli alimenti che non conosce. In questo tipo di persone rientra la ragazza del primo dialogo, una magra che non fa altro che ripetere quanto è grassa per sentirsi dire che è magra. Odio.

E non rientro in questo tipo.
Io sono in dieta perenne perchè ho da sempre voglia di dimagrire. Attenzione, voglia non volontà, perchè quella mi manca del tutto.
Perchè abito con i miei e se cucino devo cucinare per tutti e se mi facessi la roba a parte i miei mi guarderebbero come un'alienata. Perchè mi piace cucinare, ma se lo faccio faccio cose che mi piacciono, tipo la pizza o le torte salate o la pasta con qualche sugo strano. Perchè mi piacciono le patatine fritte. Perchè se sono giù/incazzata/scazzata preparare un dolce mi fa rilassare, ma una volta che lo faccio lo devo mangiare, e non lo si può lasciar li a diventare duro.
Qualche volta riesco a resistere magari una settimana o due senza sgarrare (vedi dieta di gruppo col papà): evito i carboidrati la sera e non mangio pane e pasta insieme, non cerco dolci e cioccolata, se il pomeriggio ho voglia di far merenda preparo il the e quando ho la tentazione di mangiare qualcosa bevo, col risultato che vado a fare pipì ogni 10 minuti che già c'ho la resistenza di una vecchia di 80 anni.

Poi però non vedo risultati e mi deprimo e preparo i muffin.

PS: io devo ancora capire se sull'etichetta si deve guardare kcal o kj.

EsseEmmeEsse

Materiale d'archivio (etichetta "Per non dimenticare"):
No non è colpa tua. Sono io.
Si hai ragione mi dispiace, ma sono fatto cosi non posso farci niente.
Dai ci provo, ti prometto che sarà diverso.


Ieri sera:
Maaaaa ti vedi con qualcuno in questo periodo?
No cosi, per sapere.
No non per messaggio se proprio lo vuoi sapere te lo spiego mentre beviamo qualcosa, che dici? ;)


Seeeeee. Credeghe ai ufo caro.

Thanks to...me!

Mi annoio. Ma ho deciso da mesi che il mercoledi pomeriggio faccio pausa visto che la mattina ho ricevimento. Però non so cosa fare e sta settimana non so perchè gli ammeregani hanno deciso di dimezzare le serie quindi non ho dr. House e 90210 non si decide a uscire e quindi mi annoio.
Nell'attesa quindi ho deciso di darmi alla stesura dei ringraziamenti, non sono ancora del tutto convinta di volerli mettere, ma dato che suppongo di non laurearmi mai più nella vita penso che lo farò, se non altro per non pertirmene.
In qualche tesi che mi è passata per le mani ho letto cose tipo

 "Ai miei genitori che mi hanno tanto amato"

e mi son sentita male, ma mi sa che ci ricadrò, altrimenti che cacchio scrivo? Non è che posso non scrivere i miei genitori. O mio fratello. (due palle)
Cioè sarei più per una cosa tipo

"Ringrazio me stessa perchè sono io che ho studiato per cinque anni"

Vorrei anche fare una cosa figa e simpatica, tipo i ringraziamenti che si mettono alla fine dei film o sul retrocopertina dei cd. Mi spiego, sono seriamente tentata di scrivere una cosa tipo
"Ringrazio il Milan per lo svago offerto nel fine settimana, gli Oasis per il sottofondo musicale che mi ha accompagnato durante la scrittura e la madre di Jude Law per averlo partorito."

Giuro che son seria. Ho anche già copia-incollato questa frase nel file word.

Prendo spunto da...

Leggere questo post, di questa ragazza (non ti arrabbi vero? l'ho scritto che non è idea mia, ti prego non ti arrabbiare!) mi ha fatto venire in mente una cosa spaventosa... No, ok il suo post è romantico/dolce/diabete-vieni-a-me (si vede che sono single si?) e racconta, mi pare di capire, di come lei e il suo lui hanno romanticamente iniziato a conoscersi attraverso un diario in comune.

Il fatto è che pure io avevo fatto una cosa del genere: diario tenuto in condivisione con la mia migliore amica. Alle medie. Ora, io e lei eravamo in classe insieme, abitavamo (e abitiamo ancora) a circa 300 metri di distanza, e diciamo tre pomeriggi su sei facevamo i compiti insieme a casa sua o mia (non la vedo da tipo due anni, com'è successo?). Quante cose potevamo avere da scriverci? Ecco, appunto.

Rileggere quella roba è un trauma, mi ha fatto ricordare/riscoprire tante cose:
1. Mi firmavo "Mela" perchè sul "Cioè" c'era una che si chiamava Michela e si firmava Mela. Io leggevo "Cioè", si. Poi crescendo sono passata a Top Girl, poi Glamour e infine sono rinsavita.
2. In una pagina sono innamoratissima di Cristian, la pagina dopo di Michele, tutti e due amici di mio fratello. A guardarli adesso mica avevo brutti gusti..
3. Mi piacevano anche altri, tra cui un certo Riccardo che non ricordo assolutamente chi sia.
4. La progettazione del biglietto di San Valentino da spedire a un ragazzo che lei aveva visto una sola volta ha richiesto 13 lettere di domanda-risposta.
5. Noi odiavamo tutte le nostre compagne di classe.
6. Sono stata 3 giorni in ospedale e non mi ricordo perchè.

Testimonianza fotografica:
La precisazione (non tu) mi pare una cosa notevole.

E per ultimo una chicca, una delle parti più significative del diario: la prima "pagina dei fighi", foglio con i nomi di tutti i ragazzi degni di nota.


Cristian: ancora amico del Fratello, ancora carino (anche se alto un metro e un tappo).
Alex: piaceva a tutte alle medie, perchè non lo so. Poi oggi droga e incidenti stradali vari, ecco lasciamo perdere.
Pierangelo: è il ragazzo del biglietto di San Valentino, io non l'ho mai visto. Il biglietto è stato spedito ma non ha mai ricevuto risposta, chissà magari neanche esiste!
Riccardo C: bello bello bello.
Riccardo F: eh, boh!

Bagnetto a ottobre

Oh Venezia, bellissima, una città magica!
Wow studi a Venezia? Che invidia!
Deve essere bellissimo guardarsi in giro, camminare per le calli, tra i canali..
L'aria pura, i palazzi vecchi, i negozi di maschere..

Si allora, te che ami tanto Venezia, facciamo che sei venuta con me stamattina. Facciamo che appena girato l'angolo nella calle che costeggia il canale hai trovato questo:


Ovviamente pensi che si dai, non è tanto alta, basta camminare lungo il muro. 
Si, proprio.


Ah dimenticavo, tu stamattina hai messo le ballerine e ricordati che non sei Mosè quindi le acque NON si apriranno al tuo passaggio.
Ecco adesso dimmi quanto è bella Venezia.

Help. Urgente. SOS. Aiuto. Bip.

Due righe pubblicate su un sito web mi dicono che morirò tra il 18 novembre e il 3 dicembre.
Traduco.
L'avviso pubblicato sul sito di facoltà mi dice che la discussione delle lauree si svolgerà blablabla

Si perchè mi laureo, nel caso fosse sfuggito a qualcuno, perchè mi pare di non parlare d'altro.
Poco, manca poco. Mi ritrovo a tesi finita o quasi. 
E mentre io clicco quattro volte al minuto su Scarica posta sperando mi arrivino i dati di cui ho bisogno per finire, il problema fondamentale di mia mamma è: "Cosa ti metti? Perchè con un vestito non ti ci vedo, non sei tipo, magari un bel tailleur, un completo, con un bel paio di ballerine, ma serie però non quelle robe che ti compri tu. Oppure un bel paio di scarpe con il tacco. Insomma cosa ti metti?". Che una mia compagna di corso si è già comprata vestito e tutto perchè poi a fine ottobre arriva roba troppo pesante tipo cappotto. E io mi agito, come se servisse.Che non l'ho capito il suo discorso, di cosa mi devo vestire a fine novembre? Lino? 

Insomma non lo so. 
L'unica cosa che so, è che mi ispirerebbe una giacca nera tipo smoking, di quelle con le fascette (in questo momento non mi viene il nome) strette lucide. Non so altro. Però il nero non fa troppo funerale? Meglio grigio? Ma il grigio non fa vecchia? E poi mi sa che vado sui pantaloni, che non mi pare il caso di lottare con calze/collant e posizione delle gambe. Neri, grigi? Completo o no? E sotto?

Chiamo a raccolta l'universo del web perchè mi serve un consiglio. A chi passa di qua dico: ti prego, sfodera la fashion blogger che c'è in te e aiutami.

Campagna Nastro Rosa

Oggi lascio stare le cose poco serie che solitamente preferisco per dare spazio a un'iniziativa importante promossa da alcune blogger: in occasione della campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno chiunque volesse partecipare era invitato a colorare il proprio blog di rosa, in qualsiasi modo.
Non sono capace di fare grandi cose, ma mi sembrava importante partecipare in qualche modo e il mio piccolo pensiero è un dolce (oltre al blog caramella esclusivamente per oggi, domani prometto che rinsavisco!).

Ho deciso di preparare una crostata con fragole fresche, mi rendo conto che non è stagione ed io sono stata fortunata a trovarle, ma questo dolce in questa giornata ha per me un significato particolare.

Basta chiacchiere, prepariamo la pasta con:
100 g burro
300 g farina
2 uova
150 g zucchero
1/2 bustina lievito

Mescolare il burro appena ammorbidito con zucchero e uova, poi aggiungere farina e lievito e stendere con le mani fino a raggiungere un diametro per una pentola da 26 cm, formando un bordino rialzato.
Mettere in forno per 30 minuti a 180°.

Intanto preparare la crema pasticciera con:
4 rossi d'uovo
100 g zucchero
50 g farina
500 ml latte

Mescolare uova, zucchero e farina e mettere sul fuoco con il latte fino a raggiungere la giusta consistenza.
Una volta raffreddata base e crema spalmare la crema pasticciera sulla base e coprire con le fragole. Poi coprire le fragole con gelatina.

Invito chi passa di qua a fare un giro nei blog che partecipano all'iniziativa, ci saranno di sicuro che creazioni che meritano più della mia. La lista dei partecipanti a questo link.












Ogni volta che leggo quelle poche parole, che vedo una pubblicità, che vengo a sapere di qualche iniziativa. 
Per me, sempre lo stesso pensiero. 
In mente sempre la stessa persona.

Perchè Beautiful è dappertutto!

Non potete capire cosa mi è venuto in mente. E come mi sento adesso.
Mi spiego. Presente quando è settembre/quasi ottobre e vi viene in mente che 4 giorni prima negli Stati Uniti hanno fatto la prima puntata di Grey's Anatomy e improvvisamente affiora tutta l'ansia di sapere se Derek è vivo, se Meredith è ancora incinta, se little Grey e McSteamy tornano insieme? Tutta l'ansia che durante i mesi estivi era rimasta latente? E tutti i siti di streaming su cui facevate affidamento non vengono più aggiornati, o sono stati chiusi dalla finanza e per un attimo pensate che non riuscirete mai a sapere cos'è successo? Ecco io sono in quell'attimo. Devo sapere ma so che non succederà mai.

Partiamo dall'inizio.
Mesi fa ho fatto uno stage che era obbligatorio per il mio corso di laurea, niente di che eh, ho cercato per mesi sognando la grande azienda dove poi mi avrebbero assunto (tzè) e alla fine ho trovato in un'azienda della mia zona e mezza paraculata per di più. Son finita a fare la schiava nell'ufficio marketing e comunicazione, una scrivania e una sedia mia, un pc portatile mio (senza mouse), cancelleria in condivisione con la mia tutor-capa. Neanche un indirizzo mail mi hanno dato, sapevo la password della mia tutor-capa e lei mi diceva le mail che erano per me.
Capita un giorno che lei mi dice di cercare una cosa tra le mail inviate al collega Ermenegildo, aitante giovinotto situato qualche scrivania più in là (aitante tanto, ma sul serio). Capita che leggo qualche riga di una mail in cui la tutor-capa confessa il suo senso di colpa nei confronti del tutor-capa's BF e della Ermenegildo's GF, che sono troppo bravi e gentili e non si meritano quello che loro avevano fatto nello showroom.
Se fossimo in un film la tutor-capa sarebbe la miglior amica sfigata di Ermenegildo, segretamente innamorata di lui obbligata a sorbirsi i racconti delle conquiste. Se fossimo in un film tutor-capa avrebbe perso 50 kg, cancellato con il laser i residui dell'acne sul viso, eliminato la zeppola sulla Z, trasformato i capelli crespi palesemente biondi tinti in una fluente chioma meno palesemente bionda tinta. Avrebbe fatto innamorare alla prima occhiata Ermenegildo e avrebbero vissuto per sempre felici, contenti e supergnocchi.
Nella realtà la tutor-capa si fa Ermenegildo nello showroom nonostante i 50 kg in più, la ricrescita, la zeppola e i residui dell'acne.
In quel periodo, nonostante la mia posizione di schiava agggratis mi sentivo più potente dell'amministratore delegato che un giorno è arrivato in Ferrari. Perchè quando loro si scambiavano le occhiate furtive, quando andavano insieme nello showroom a cercare le agendine che io dovevo mettere nei kit regalo, quando lei consigliava a lui di provarci con la centralinista, quando lui commentava quanto lei fosse sexy (mah!), quando il resto dell'ufficio era ignaro...io sapevo! Io, e solo io, sapevo! Io che non avevo una penna mia, un indirizzo mail o un telefono, io che in mensa dovevo scrivere a mano il mio nome perchè nella lista non c'era, io che parcheggiavo nei posti riservati agli ospiti perchè gli altri erano riservati ai dipendenti. Io sapevo.

Ma poi? Poi cos'è successo? Vanno ancora nello showroom a cercare cose inutili? Hanno palesato il loro amore e lasciato i rispettivi BF-GF? Qualcuno li ha scoperti? Uno dei due (lei) si è innamorato e si è licenziato?
Ecco, dovrò rimanere con questo dubbio atroce a vita.

PS: Product manager che mi facevi fare le fotografie ai campioni dei nuovi prodotti ti amo sempre.

Loro

Studio Aperto (si lo so, lasciamo perdere), servizio sulla donna picchiata in stazione e ignorata dalle persone che passano. Segue una conversazione.

Questo non sarebbe mai successo se le cose andassero come devono andare.
E come devono andare le cose?
Non dovrebbe esserci nessuno al potere.
E' impossibile che non ci sia nessuno al potere.
Perchè loro hanno convinto tutti che è giusto che sia cosi.
Loro chi?
Loro.
Ma chi?
Se lo sapessi sarei già andato a eliminarli.
Quindi sai che ci sono ma non chi sono.
Di sicuro ci sono in mezzo i Rockfeller, e poi altre famiglie potenti nel mondo.

Ve la spiego? Ve la spiego.
Dovremmo vivere in uno stato di anarchia totale. Ma anarchia non vuol dire libertà assoluta e che ognuno si fa giustizia da sè: questa è l'idea che Loro hanno voluto imprimere nel cervello delle masse. Dovremo vivere com'era nella preistoria, non ci sarebbe bisogno di mangiare carne, i soldi non esisterebbero perchè non ci sarebbero beni materiali da comprare, i beni materiali sono inutili. 
Il male del mondo è l'ereditarietà. Se una persona lavora tutta la vita non è giusto che lasci ciò che ha creato ai suoi figli, perchè non è detto che i suoi figli se lo meritino. Dovrebbe eliminare tutto. 
E' esistito un ragazzo che non mi ricordo quando, aveva scoperto il modo di controllare le condizioni meteorologiche, poteva far piovere dove voleva. In pratica sarebbe stato in grado di risolvere il problema della siccità, portare l'acqua nel deserto, in Africa e India dove anche l'acqua potabile è un problema. Però Loro l'hanno messo a tacere perchè a Loro fa comodo che la maggior parte della popolazione mondiale sia povera e che interi stati e continenti dipendano da Loro.

Ah ma mica è solo questa, ne ho a bizzeffe di teorie.

- Leonardo da Vinci è figlio di Gesù e Maria Maddalena. L'avete già sentita? Eravate convinti che il Codice da Vinci fosse solo un libro/film? Ingenui, stupidi, ignoranti. Rientrate nella massa di persone che credono tutto quello che la chiesa propina da secoli. E non potete immaginare la quantità di libri che esistono sul tema. 

- E' esistito un papa femmina che però è stato eliminato dalla storia e ridotto a mito/leggenda perchè la chiesa non poteva sopportarne l'esistenza. Avete già sentito anche questa? Si, viene dal film La Papessa.

- Gli alieni esistono, sono stati sulla Terra e hanno comunicato con le persone. Loro hanno nascosto e reso segreti tutti i documenti per non permettere alle persone comuni di conoscerli. Perchè loro sono una civiltà superiore e se tutti li conoscessero capirebbero che è migliore della nostra e verremmo conquistati.

Potrei andare avanti, ma sono già abbastanza incazzata.
Perchè se devo prendere per giuste queste parole, io sono una pecora che segue la massa, che accetta quello che gli viene propinato e si accontenta. Io sono nel gruppo degli ignoranti e caproni che non capiscono. Anzi di più, io sono il nemico, perchè studio Economia, peggio: Marketing! Che tutti mi prendono in giro dicendo che studio come fregare la gente, ma lui lo dice sul serio e tira fuori teorie e studiosi mai sentiti che spiegano come il mondo sarebbe migliore se non esistesse nessun tipo di sistema economico. Io studio il nemico.

Ecco, quando mi chiedete perchè ho tanta fretta di finire l'università e trovarmi un lavoro e andare via di casa, vorrei potervi spiegare tutto questo e dirvi che non si può vivere in una casa dove qualsiasi conversazione finisce con la spiegazione interminabile di un complotto. Che non si può sempre tacere per la quiete comune. Che sentirsi dare degli imbecilli ogni giorno dopo un po' stanca.


E per fortuna non ha mai guardato Lost, sennò chissà quali altre teorie verrebbero fuori tra l'isola, i sei numeri e gli Altri.

"Please, please, please, let me get what I want"

Mai corerghe drio ai corridori. 
Cosi diceva mia nonna. Mai inseguire un corridore, andrà sempre più veloce e non riuscirai mai a prenderlo. Eppure conservi la tendenza a correre. Cercare di star dietro a qualcuno che starebbe bene anche senza di te, forse meglio. A volte provi a lasciarlo correre per un po', convinto che a un certo punto si fermerà per aspettarti. Ma è un corridore, e i corridori non si fermano. A volte ti dici che non sei un corridore tanto convinto, che se volessi potresti trovare la forza di andare più veloce e raggiungerlo. Ti convinci di essere dalla parte giusta, di avere ragione, è il corridore che sbaglia, e allora lo lasci andare. Il problema è che lui va, senza nemmeno voltarsi. Poco male, nel mare ci sono tanti pesci.
Ma cosa succede se invece nel mare ci sono solo corridori?
Impossibile, non possono essere tutti corridori. Vuol dire che il problema non sono gli altri, il problema sei tu. Tu vai troppo piano per chiunque. Vorresti accelerare, ma come si fa? Una vita con il freno a mano tirato, una vita a camminare. Come si inizia a correre? Rimandi, rimandi. Ma rimandare non serve. Da sempre in attesa di una svolta, ma la svolta sei tu che la chiami. Non funziona se fai un passo in avanti e 3 indietro.



Loving Giorgio Faletti

Parliamo per una volta di qualcosa di serio, se si può considerare una serie di romanzi gialli qualcosa di serio.
Prima di tutto, io ho uno strano rapporto con la lettura: non mi piacciono i best seller, o per lo meno (si scrive cosi o tutto attaccato? boh) non mi piacciono nel momento in cui SONO best seller. In genere li compro qualche mese/anno dopo, infatti non sono mai aggiornata sui libri recenti in uscita. Seconda cosa, quando leggo un libro di un nuovo autore, se mi piace anche solo un po' i libri seguenti saranno tutti di quell'autore.

Adesso ho appena finito il mio "periodo Faletti" ("Pochi inutili nascondigli" è sul comodino da iniziare, ma è un libro di racconti quindi non compreso qua).


Mi sono ritrovata un giorno ad acquistare il primo libro di Faletti in stazione a Venezia, che durante il viaggio di andata avevo finito un libro e io sopporto di stare in treno senza aver niente da fare (e no, la musica non basta, musica più qualcos'altro si). Dopo aver finito il primo, anzi dovrei dire divorato, ho subito dovuto leggere tutti gli altri.
Non credevo proprio di essere un tipo da romanzo giallo, anzi credevo di essere tipo da tutto tranne che da romanzo giallo, perchè più fifoni di me non ce n'è. Ho paura di tutto e mi fa schifo tutto: se in un film fanno vedere una minuscola ferita io mi giro per non vedere il sangue. Mia mamma ancora oggi mi chiede come faccio a guardare Dr. House e Grey's Anatomy, la risposta è che al minimo accenno di sangue/organi interni/ossa rotte io giro lo sguardo. 
Nel complesso non c'è molto da aver paura tranne qualche descrizione di delitti e corpi che mi hanno fatto venire gli incubi la notte.
Nonostante questo, non sono riuscita a fermarmi. Faletti ha un modo di raccontare le storie che nelle prime 100 pagine non ti fa capire niente, ma quando inizi a mettere insieme le tessere vien voglia di saltare all'ultima pagina. Tutto bello, e finale mai scontato.
Mi verrebbe da aggiungere mille cose, ma odio gli spoiler anche se minimi, quindi mi fermo perchè non potrei andare oltre senza dire di più, e non voglio rovinare la sorpresa a nessuno (cioè a quei due che passando di qua potrebbero decidere di ascoltare il mio delirante consiglio).


Giusto per conoscenza, mi trovo adesso nel mezzo del "periodo Palahniuk" (eh si ho gusti un po' strani nei libri) e dopo "Fight club" sto leggendo "Cavie". In questo caso niente incubi, magari non è consigliato per chi è debole di stomaco.

Perchè potrebbero estinguersi, e sarebbe colpa nostra

Mi piange il cuore, GIURO mi piange il cuore in questi giorni e non riesco quasi a mangiare per la pena che provo. Assisto alla disperazione di queste povere creaturine, tanto dolci e ingenue, costrette a correre da una parte all'altra senza nemmeno un attimo per respirare.
Ma che diritto avete voi, alti, bellissimi, ricchissimi e soprattutto magrissimi di obbligare loro piccole e indifese a seguirvi e idrolatrarvi ovunque? Voi, con il potere conferitovi dai cartoncini colorati a forma di occhiale o di aereo, sapete cosa state chiedendo loro? Un MESE intero a girare per negozi per cercare i leggings più luccicanti, le giacche più vintage, i tronchetti più strani per comporre BEN 6/7 HAUSFIT diversi ma originali. Guardate che non potete comportarvi cosi: mettere questi piccoli dolci cupcakes nell'arena e lasciarli li a sbranarsi per essere fotografati da Glamour Bangladesh o intervistati da Jo Squillo. Piuttosto organizzate dei combattimenti all'ultimo sangue tra conigli nani, lasciateli li a sbranarsi e cosi con lo sconfitto potete farvi un collo per il cappotto che quest'anno va di moda la pelliccia.
Le vedo lamentarsi per la fame e la sete, cadere addormentate in ogni attimo di pausa per recuperare il sonno perduto, sotto la pioggia, addirittura costrette a rimanere bloccate in infernali ingorghi cittadini tra automobili di gente qualunque che non aveva niente di meglio da fare che andare a lavorare intasando il traffico di quella grigia e triste città.
E io non posso fare niente, NIENTE. Mi sento cosi impotente.
Oltretutto sfruttate dagli aguzzini della stampa, obbligate a lavorare gratis, per trovarsi accanto a gente che si sente in diritto di deriderle e criticarle in virtù solamente di una laurea e un paio d'anni di esperienza.
Quanta pena provo per i loro poveri pollici, costretti ad un lavoro straordinario, chissà le vesciche e il sangue versato sulle tastiere dei Blackberry e iPhone.
Non sono mica carne da mandare al macello! Quello, semmai, era il vestito di Lady Gaga!

E fuoriesce lo spirito markettaro

Una volta tanto su questo blog - senza la pretesa di da notizie (sarei un po' in ritardo) nè di fare recensioni - una cosa che mi ha colpito in positivo: le ultime campagne pubblicitarie di Coin. Mi piacerebbe dire che per deformazione professionale guardo sempre la pubblicità, in realtà di professionale non c'è niente (prima o poi magari..): non sono una di quelle che critica le riviste perchè ci mettono troppa pubblicità, anzi, la pubblicità - soprattutto su carta - mi piace e mi piace guardare come viene inserita tra gli articoli.
Per questo sono rimasta particolarmente colpita dalle due campagne che hanno accompagnato la "migrazione" di Coin verso una strategia simile a quelle di H&M e Zara.





Molte aziende e stilisti più o meno famosi hanno già "sfruttato" il fenomeno dei fashion blog con molte diverse iniziative, ma il modo in cui è stato per Oviesse fatto in questo caso mi piace.
Mi piace perchè coinvolge IL fashion blogger The Sartorialist e non una qualche ragazzina a caso che vuole solo farsi vedere e avere vestiti gratis (come ha fatto per esempio Levi's con il suo blog sul jeans rovinando secondo me quella che poteva diventare una grande cosa - una delusione che non ho ancora capito). Presumo che il signor Schuman riceva a centinaia di proposte e quindi il fatto che abbia accettato vuol dire che credeva davvero nel progetto.




Questa è la seconda pubblicità, due pagine da quanto ho capito in esclusiva per Vanity Fair. L'immagine è tutta sfocata perchè da vedere in 3D con gli occhialini allegati, che tra l'altro sono carinissimi perchè riprendono la fantasia dell'immagine e finiranno appesi sul muro della mia camera.
E' la prima pubblicità in 3D pubblicata in Italia, dopo il numero di Vogue sulle sfilate, e trovo che sia una grande idea, di sicuro rimane molto impressa.


Lo ridico, che Coin piaccia o meno (io personalmente ci ho comprato solo prodotti di profumeria) sono due idee molto interessanti e che riflettono secondo me perfettamente il cambiamento di rotta di Coin.
E per marzo del prossimo anno arriverà nei negozi la collezione in collaborazione con Ennio Capasa, una delle menti (e delle matite) di Costume National: questa si mi attira!


PS: Coin, dopo questa sviolinata, mi assumi visto che sei qua vicino cosi ti aiuto a fare tutte queste belle campagne? eh? eh?

Twitter world

Domenica 19 settembre 2010, ore 11.31.

Lady Gaga: 6.380.343 followers
Britney Spears: 5.965.692 followers
Ashton Kutcher: 5.809.442 followers
Barack Obama: 5.456.716 followers
Justin Bieber: 5.320.944 followers

Bei tempi erano quelli in cui il re di Twitter era AplusK, ormai largamente superato da Lady Gaga, fenomeno per me inspiegabile. Ma non è questo il fatto inspiegabile su cui vorrei soffermarmi, bensì, sull'ultimo della lista.



Justin Bieber, so che la cugina di 14 anni ascolta le sue canzoni ma non ho idea da dove sia venuto fuori, presumo da Disney Channel. 
Wikipedia mi dice che questo tizio ha 16 anni, quindi presumo che le sue fans vadano dall'età in cui ti rendi conto di cos'è la musica e cos'è un cantante ai 17, che poi a 18 anni uno dovrebbe trovare la ragione.



Ashton Kutcher, attore di film scemi e commedie romantiche. Dati i suoi 32 anni presumo che il pubblico vada dall'età in cui inizi a guardare film e a renderti conto di cosa sono gli addominali a più infinito, soprattutto grazie alla mogliettina Demi che fa illudere le 50enni de noantri senza soldi per il chirurgo plastico e palestra 24/7.








Ora mi chiedo, com'è possibile che tra questi due ci siano SOLO 600.000 followers di differenza? 
(io si che mi impegno in cause di rilievo)

Ed ora che ho messo le due foto, si assomigliano, non è che sono padre e figlio?

La tenuta da studio

Quando qualcuno mi dice che stava studiando e poi è uscito cosi com'era per andare al supermercato o addirittura a bere uno spritz, mi spiace ma non ci credo proprio.
La tenuta da studio è qualcosa di fantomatico, tanto amata per la comodità quando odiata per la sua oscena bruttezza.
La tuta è d'obbligo, naturalmente gigante. Calzini immancabili perchè io ho i piedi congelati anche in agosto, e non mi posso mettere le scarpe, perchè le mie posizioni sono le più disparate: inginocchiata sulla sedia, una gamba alternata sotto il culo (bisogna fare lo scambio perchè dopo un po' una si addormenta), a gambe incrociate sul letto o seduta sul tappeto con il pc sulle gambe.
Non riesco ancora a capire perchè i miei capelli raccolti a caso non escono mai con quel look "sono stata mezz'ora davanti allo specchio ma voglio farti credere di essermi appena alzata dal letto" che è tanto figo.
Dato che i capelli sono raccolti in genere ho freddo al collo, e per evitare il dolore assassino alle cervicali per essere stata troppo con le spalle alzate (non so spiegarlo, so sorry) mi tiro su il cappuccio della maglia oppure ci sta la sciarpona.
Adesso in teoria non fa freddo, ma io a stare seduta alla scrivania mi ritrovo a cercare con le mani la bocchetta di sfiato del pc per scaldarmi, quindi per me è come se fosse inverno, l'unica differenza sono gli strati di maglie, che aumentano man mano che le temperature si abbassano.
Quest'anno ho deciso che mi compro gli Ugg, non per andarci in giro perchè non mi piacciono proprio e son una delle mode che non capisco, ma per portarli in casa. Voglio proprio vedere se faccio lo stesso effetto di Cameron Diaz in L'amore non va in vacanza, quando è nel cottage in Inghilterra e arriva Jude mezzo ubriaco (aaaah Jude).

Si, ho l'innamoramento facile

Sto per fare una confessione di cui un po' mi vergogno. Ho deciso però di farla comunque, grazie al grado abbastanza elevato di anonimato di cui posso godere qui, e magari poi mi sentirò meglio.

(mi alzo) Buongiorno, mi chiamo Michela e sono una drogata.

La mia droga sono i telefilm americani. E specifico americani perchè non considero nemmeno quelle specie di fiction italiane più o meno lunghe. E poi, non sono più abituata a guardare un programma in televisione ad un'ora fissata, visto che il mio pc-organo aggiuntivo del mio corpo, è sempre li ad aspettarmi quando ho voglia di guardare qualcosa.
Mio fratello mi chiede di continuo come faccio a star dietro a tutto e non farmi confusione, ma cosa devo dire, credo di avere un talento naturale.
Il problema, è che in ogni telefilm mi innamoro di qualcuno, e non riesco tutt'ora a capire se quando un telefilm mi piace devo trovarci qualcuno da amare, o se è il contrario, cioè se trovo un telefilm bello solo se c'è qualcuno che mi piace.
Di solito è sempre il bello è cattivo, che però è cattivo perchè qualcuno gli ha fatto qualcosa di molto male e quindi nasconde un animo buono. A proposito, sono io, o il cattivo è sempre più gnocco del buono? O è lo stereotipo che vuole che le donne corrano sempre dietro ai bad guy (avevo scritto gay..aahahahhahah)? Ddddio quanto odio quando gli stereotipi sono veri.
Eric è cento volte più alto, figo e simpatico di Bill. Damon è milllle volte più affascinante di Stefan con quel suo sorriso storto. Aspetta, forse è solo una cosa tipica dei vampiri, magari i vampiri buoni diventano noiosi (non ditemi che a vedere la faccia-perennemente-sofferta di Edward, altrimenti detta faccia-da-conati-di-vomito non vi scappa da ridere, dai!).
Un attimo che sto facendo un censimento dei telefilm nella mia testa.
Ok, aggiungo il dr. House, che non è bello ma ci piace parecchio. Ah, e come dimenticare il duello McDreamy-McSteamy: va bene lo confesso, all'inizio propendevo per Derek, tutto merito dei capelli ricci al punto giusto, ma una volta che ho iniziato a guardarlo in lingua originale, sentendo la vocina da mezza sega che si ritrova, il caro Mark Sloan con il suo vocione maschio l'ha superato alla grande anche se non è moro, e guarda caso un altro sorriso sghembo.
L'ultimo amore sbocciato è, e stavolta metto il titolo perchè so che non lo guarda nessuno, Neil di White Collar, telefilm genere crime, che di solito non amo molto, infatti lo guardo solo per lui, che comprende 3 caratteristiche su 3: cattivo ma sotto sotto buono, sorriso da stronzetto che piace tanto, e i capelli, non lo dico neanche.
Per ultima ho lasciato l'eccezione, lo sfigato di turno che però io metto primo in classifica, prima di tutti i bad guy: Adam Brody, mio amore ormai fin dalla prima puntata di OC, con quelle fossette cosi carine e i riccioli, anche conciato da sfigato/nerd l'ho sempre amato e lo amo ancora. E se facesse film un po' più decenti lo amerei ancora di più.

PS: E si, ho una fissazione per i capelli, e allora?

Auto-terapia

Ho bisogno di capire una cosa.
E quando io devo capire (o decidere) una cosa, la dico a qualcuno, ascolto le risposte e poi faccio quello che voglio. Il confronto però mi serve per chiarirmi le idee.

Dunque, ho fatto un blog. Ci scrivo le mie cavolate, mi illudo che possano interessare a qualcuno, però non l'ho detto a nessuno.
Non è che debba comunicarlo ai miei o emettere un comunicato stampa, però, per esempio, non ho messo il link su facebook o su twitter. Avevo all'inizio messo qui il widget che portava al mio profilo twitter, ma siccome è il mio profilo reale, nel senso che ci son nome e cognome, e che mi seguono persone che conosco realmente, l'ho tolto. Avevo anche messo la mia foto sul profilo, e poi ho ripiegato per il mio amato Gatto con gli Stivali.
Ora quello che devo capire è, perchè mi faccio tutti questi problemi?
E' ormai consolidato che mi preoccupo troppo di quello che pensa la gente, non mi piace attirare l'attenzione così non mi vesto troppo stravagante, mi faccio problemi anche per le cavolate più assurde, come mettere lo smalto per andare all'università, per non parlare delle gonne, totalmente assenti dal mio armadio perchè la mia mente malata mi dice di non metterle. Mi ritrovo a odiare ragazze che sono il doppio di me ma che hanno il coraggio di indossare una gonna.
Non sono manie di protagonismo, direi tutto il contrario tipo voglia di sparire.
Giro per blog, e non posso fare a meno di chiedermi come si sentono le persone che scrivono, come reagiscono di fronte al commento scritto di un amico, o a un riferimento al blog fatto a voce.
Ho anche messo sotto ai post i bottoncini per condividere, quando so benissimo che mai avrò il coraggio di pubblicare un link da qualche parte.

Inutile dire che se qualcuno che conosco realmente seguisse questo blog non avrei minimamente il coraggio di scrivere queste cose. E la mia testa bacata mi porta a farmi questi problemi anche di fronte a chi non conosco.  Lo commento questo blog? E se rompo le scatole? Ma a chi interessa quello che scrivo? 
E non è detto che questo post faccia eccezione, non mi stupirei a cancellarlo ora o tra due giorni.

Mi sa che mi serve un terapista.

Nerd è bello, 'na mazza!

Avvertimento: questa è una crociata.
Sta diventando/è diventata ormai una moda. La scelta del tempo verbale la lascio ai quattro gatti che leggono (non è dispregiativo eh, io vi amo), perchè la mia non sarebbe oggettiva, ma influenzata dalle condizioni geo-sociali in cui vivo. Mi spiego: io abito in quella che è stata simpaticamente soprannominata "culonia", un paesino ameno del ricco nord-est (ricco, mah) che conta la bellezza di 3.000 abitanti. Ovviamente, quando la moda arriva qua, è già superata da quattro anni nelle città all'avanguardia come Milano.
Per fortuna io c'ho i fashion blogger che mi aggiornano.
...
...
ahahahahahahahahahaha

Opss ho divagato.
Dunque dicevo che questa è una crociata, contro la moda "temo" ormai già affermata, degli occhiali da vista finti: sempre più persone (ragazze in genere) indossano questi occhiali, per altro mica roba sobria/elegante, no no, quelli giganti da ex nerd che adesso son tanto fighi. Tra l'altro, anche nell'URL dell'immagine gentilmente fornita da Google Images c'è la parola nerd.
Perchè questa cosa mi crea tanti problemi?
Ovviamente, perchè sono ceca, e obbligata a portare gli occhiali dall'età di 8 anni per vedere a 10 cm del mio naso. No non è un'esagerazione, 10 cm sul serio.
Nell'esporre questa mia idea, mi sono sentita rispondere:
"Gli occhiali sono un accessorio super fescionnn sai?"
"Beata te che li porti, io me li devo comprare apposta!"
"Beh ma sono belli, e poi quando cambia la moda li cambi"

Ma si certo, avete ragione. Io cambio un paio di occhiali ogni tre mesi per star dietro alla moda (ma lo sai che cambiare montatura vuol dire cambiare lenti, e lo sai che mie lenti costano 500 euro?).
Gli occhiali sono un accessorio bellissssssimo, non importa se quando li indosso e mi guardo allo specchio i miei occhi sembrano minuscoli e la faccia mi arriva a metà lente.
Non capisco perchè mi ostino a mettere le lenti a contatto ogni volta che esco, fra un po' anche per andare al supermercato.

Fauna maschile universitaria

Mi ritrovo da sola in facoltà, dopo un ricevimento con il professore, mezza rincoglionita per il sonno (si, son sveglia dalle 7 e ho ancora sonno) e seduta in un tavolone con pochi altri che studiano o fanno finta di studiare.
Io ho il pc davanti e accanto un articolo che ogni tanto guardo con distacco fingendo di scrivere la tesi. Ho anche sottolineato qualcosa con l'evidenziatore giallo e preso un appunto in matita per fingere di essere impegnata, mentre in realtà vorrei tanto prendere il libro di Faletti dalla borsa e andare avanti per scoprire chi è il prossimo a morire.
Va bene confesso, sto anche sbirciando il tipo seduto due sedie più in là senza farmi vedere. Ok, cercando di non farmi vedere e venendo sistematicamente sgamata. Ma anche lui si gira a guardarmi, è perchè ci sono solo io? E' perchè vuole chiedermi il pc per controllare facebook? Boh.
Non è che possa farmelo scappare, moro, carino e sembra avere la mia età o anche un anno in più, merce rara di questi tempi. Uno dei tanti svantaggi di crescere è il fatto che andando avanti negli anni diminuiscono i ragazzi più grandi da guardare.
Ormai mi guardo intorno e vedo solo ragazzetti di tre tipi:
- quelli con mezza mutanda posteriore fuori
- ragazzi con i jeans attillati più dei miei e i capelli sugli occhi
- fighetti con la camicetta e i mocassini e i rayban.
La terza specie devo dire che è di sicuro la più diffusa, trovandomi nella facoltà di economia che mi dicono essere per eccellenza il covo dei fighetti.
Il risultato è che trovare un ragazzo carino, non nerd, non trasandato ma che neanche e la tiri da qua a Reggio Calabria diventa un problema serio. Si perchè è vero che ci piace Nate Archibald con la faccina dolce e lo sguardo furbetto, ma anche Sandro Skarsgardo alias Eric Northman, con i suoi millllle centimetri di muscoli vichinghi. Una via di mezzo insomma.
...
...
Un attimo che mi ricompongo. La soluzione al problema ha appena sceso le scale ed è andata verso il bar.
Le soluzioni in realtà: i velini. I velini sono due assistenti di un prof con cui abbiamo fatto un lavoro di gruppo, dottorandi quindi di età tra i 25 e i 30. Uno biondo con gli occhi azzurri, uno moro con gli occhi scuri. E i capelli ricci. Ma dei ricci non crespi o disordinati, dei ricci di quelli che ci metteresti dentro le mani ogni volta che ti passa davanti.
Oddio come lo amo.
Non so neanche come si chiama.
Mi sa che adesso vado al bar anche io, mi è venuta fame.

Buon anno!

E nella prima giornata della festa del cinema di Venezia ieri Michela è sbarcata in laguna. Certo, Michela non è andata al Caffè Florian a bere il caffè, nè è andata a cena al Cipriani come Jessica Alba ha scritto su Twitter (sti cazzi, 13 euro un caffè, non oso immaginare la cena). Michela è andata in facoltà a trovare il suo caro relatore.

Perchè ho iniziato in terza persona? Odio chi parla/scrive in terza persona. Ok lasciamo stare.
Ieri, primo settembre, il che vuol dire nuovo anno.
Hanno poco da dire che l'anno inizia a gennaio, ok è vero si sta a casa un bel pezzo da lavoro/università e quindi un po' si perde il senso delle cose, ma il vero anno per me inizia a settembre. 
Finite le vacanze si fanno tanti buoni propositi. I miei sono, neanche a dirlo, concentrarmi maggiormente sulla tesi, ma ne ho anche altri di propositi da fare e non rispettare:
- Andare in palestra. Ho deciso di abbandonare la piscina data la mia non-voglia di gestire i miei capelli (un giorno faccio un post sui miei capelli) in base ai bagni. La scelta è tra kick boxing, che sarebbe utile per sfogare la mia rabbia repressa, e una roba tipo aerobica dove potrei sentirmi sufficientemente stupida, oppure anche un abbonamento semplice, del tipo che vado là, corro, bicicletto, alzo pesi a caso senza che nessuno mi badi.
- Dieta. Già iniziato da una settimana. Risultati non si vedono. Resisto.
- Uscire di più. Si lo so che di solito dopo un'estate di festa il proposito è contrario, ma io sono anomala. Ho fatto in pratica un'estate in stand-by, uscita poche volte per andare da nessuna parte. Ho perfino rimandato l'acquisto della maschera per i capelli e delle lenti a contatto.
- Rispondere alle frecciatine di mio fratello. In casa mia, io sono quella che per il quieto vivere tace sempre - ecco il motivo della kick boxing. Però mio fratello è un tipo particolare (magari un giorno faccio un post anche su di lui, devo decidere che livello di anonimato deve avere questo blog, anche se è un po' inutile dato che non leggerà nessuno) e rompe le palle, insomma cosi.

Oh mi sa che ho finito i propositi. Così pochi? Beh magari aggiungo quando mi vengono in mente va.
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