Il circolo obeso

Sono triste.
Mangio per consolarmi.
Ingrasso.
Mi deprimo perché sono grassa.
Mangio.
Ingrasso ancora di più.
Faccio dieta.
Dimagrisco.
Mi deprimo perché mi manca il pane.
Mangio.
Ingrasso.

Buonanotte e sogni ansiotici

Quand'ero piccola sognavo un sacco. Mi svegliavo spaventatissima, stringevo l'orsetto e correvo al buio a dormire nel lettone in mezzo ai miei.
Tra tanti, ricordo solo un incubo ricorrente:
Io, nel giardino della casa dove vivevo prima, vento freddissimo, il portone d'entrata chiuso e nessuno che viene ad aprirmi. All'improvviso vedo accanto a casa una cabina telefonica, entro per ripararmi e poco dopo arriva un cavallo e mi dice di andare via che quella è la sua cabina. 
Sarebbe interessante capire cosa vuol dire, perché l'ho fatto veramente tante volte ma il libro dei sogni non mi ha mai dato un'interpretazione interessante: cavallo nero vuol dire misera e vento forte e freddo successo negli affari e solitudine, ma cosa vuol dire tutto questo quando hai sei anni?

Crescendo ho iniziato ad avere incubi che sono più dei sogni-ansia tipo quelli delle notti prima degli esami: io in pigiama/senza scarpe/senza occhiali nella classe delle elementari. Con i compagni dell'università e una compagna d'asilo come insegnante e viceversa, che arrivo in ritardo o con una penna che non scrive o cose simili. 
Continuo a farli anche adesso che non studio, alla vigilia di qualcosa che mi agita.
Le poche volte che mi capita ancora di svegliarmi spaventata è a causa di qualcosa che ho visto: ho sognato la bambina di The ring che esce dalla televisione per due mesi, e questo ha segnato la mia rinuncia a vedere anche il più innocente tra i film horror. 
Per un mesetto buono ho sognato di spaccarmi la faccia a metà come il tizio del video di youtube che si tuffa dalla scogliera e invece di beccare l'acqua prende di faccia lo spigolo di cemento e si spacca letteralmente la faccia a metà. Non ho ancora capito se quel video è un falso, ma ho ben presente in testa la faccia spaccata a metà con mezzo teschio che si vede e i denti sparsi in mezzo al sangue NON VI E' VENUTA VOGLIA DI VEDERLO? 

Nell'ultimo periodo sogno veramente poco oppure a causa dell'alzheimer non ricordo niente. Nell'unico sogno recente che ricordo ci sono io che esco con amici (gente mai vista) e che ci provo - IO CHE CI PROVO, SEH - con un tizio che poi sarebbe l'attore di Greek, quello che alla fine resta senza ragazza, e che ho rivisto in non mi ricordo quale telefilm. 
Una cosa verosimile direi.


Ma perché #5: Perché lo shopping è terapeutico?

Quella sensazione di benessere che ti da comprare, qualcuno l'ha capito come funziona? In piccola parte, per me, succede anche solo entrando nei negozi, girando e guardando e toccando, perché io ho purtroppo la brutta abitudine di prendere in mano le cose nei negozi.
Vale per qualsiasi tipo di negozio: naturalmente per primi vestiti, borse e scarpe e mondo cosmetica. Ma vogliamo parlare degli accessori da cucina? Stampini per biscotti e tortine e mini-plum cake, coloranti vari, sac a poche professionali, spatole e coltelli in ceramica, DIO I COLTELLI IN CERAMICA, e lo sparabiscotti. Desidero e bramo uno spara biscotti almeno tanto quanto vorrei una Proenza Schouler 11. E vogliamo parlare della cancelleria? E le cazzatine per il fai da te?
Sono tutte cose che ti fanno sentire bene, forse vanno un po' a coprire altre mancanze, forse semplicemente sono un segno che ci vogliamo un po' più bene. Oppure leggo troppi blog e seguo troppe donne su twitter e mi faccio influenzare da voi galline e voglio le cose che avete voi.
Che poi, per me il benessere non arriva solo quando compro per me ma anche quando devo comprare per gli altri o fare un regalo: sono una delle poche persone che quando viene delegata dal gruppo a comprare un regalo è contenta quindi sono qui per voi: vado in profumeria a farvi la scorta di crema idratante, nel negozio di pentole a prendervi lo spara biscotti, vi faccio anche la spesa se volete: delegatemi.
Ultimamente la cosa che funziona meglio per me è la profumeria: forse ho preso alla lettera quella cosa di iniziare a volersi bene e fare le cose per sé stessi o forse è l'improvvisa consapevolezza che gli anni passano e sto diventando vecchia che mi hanno fatto comprare un sacco di creme, gel e roba per la pelle e simili che se fossi una blogger di quelle lì vi mostrerei. Ma la cosa che per me è sconcertante è che ho iniziato a usarle in modo regolare, cioè non è che le ho comprate, usate una volta per sperimentarle, usate la seconda sentendomi in colpa e poi lasciate là a riempire l'armadietto del bagno. E per me è strano, io che ho iniziato l'altro ieri a struccarmi seriamente e un anno fa a usare la crema idratante. Ocio che forse finalmente sto diventando una femmina.

No comunque mi interessa questa cosa, vorrei capire il perché il nostro cervello funziona così, vorrei capire se succede anche ai maschi e con quale tipologia merceologica, vorrei capire come avere più soldi per poter spendere di più e essere più contenta.

Una bella giornata

Stamattina.
Ho rovesciato una tazza piena di albumi d'uovo, che sarebbero i bianchi. Facilissimi da raccogliere devo dire, mi sarebbe servito il coso aspirafantasmi dei Ghostbusters.
Non contenta di ciò, mentre pulivo ho accidentalmente immerso il mignolo sinistro nella finta crema pasticcera appena spenta dopo che aveva preso il bollore.
"Basta, per oggi ho raggiunto il limite" pensavo, mentre notavo una macchia sulla manica, la leccavo convinta fosse crema pasticcera rovesciata accorgendomi troppo tardi che era pomata Prep che mi ero spalmata sul dito.
Se non muoio oggi, non muoio più.
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