EsseEmmeEsse

Materiale d'archivio (etichetta "Per non dimenticare"):
No non è colpa tua. Sono io.
Si hai ragione mi dispiace, ma sono fatto cosi non posso farci niente.
Dai ci provo, ti prometto che sarà diverso.


Ieri sera:
Maaaaa ti vedi con qualcuno in questo periodo?
No cosi, per sapere.
No non per messaggio se proprio lo vuoi sapere te lo spiego mentre beviamo qualcosa, che dici? ;)


Seeeeee. Credeghe ai ufo caro.

Thanks to...me!

Mi annoio. Ma ho deciso da mesi che il mercoledi pomeriggio faccio pausa visto che la mattina ho ricevimento. Però non so cosa fare e sta settimana non so perchè gli ammeregani hanno deciso di dimezzare le serie quindi non ho dr. House e 90210 non si decide a uscire e quindi mi annoio.
Nell'attesa quindi ho deciso di darmi alla stesura dei ringraziamenti, non sono ancora del tutto convinta di volerli mettere, ma dato che suppongo di non laurearmi mai più nella vita penso che lo farò, se non altro per non pertirmene.
In qualche tesi che mi è passata per le mani ho letto cose tipo

 "Ai miei genitori che mi hanno tanto amato"

e mi son sentita male, ma mi sa che ci ricadrò, altrimenti che cacchio scrivo? Non è che posso non scrivere i miei genitori. O mio fratello. (due palle)
Cioè sarei più per una cosa tipo

"Ringrazio me stessa perchè sono io che ho studiato per cinque anni"

Vorrei anche fare una cosa figa e simpatica, tipo i ringraziamenti che si mettono alla fine dei film o sul retrocopertina dei cd. Mi spiego, sono seriamente tentata di scrivere una cosa tipo
"Ringrazio il Milan per lo svago offerto nel fine settimana, gli Oasis per il sottofondo musicale che mi ha accompagnato durante la scrittura e la madre di Jude Law per averlo partorito."

Giuro che son seria. Ho anche già copia-incollato questa frase nel file word.

Prendo spunto da...

Leggere questo post, di questa ragazza (non ti arrabbi vero? l'ho scritto che non è idea mia, ti prego non ti arrabbiare!) mi ha fatto venire in mente una cosa spaventosa... No, ok il suo post è romantico/dolce/diabete-vieni-a-me (si vede che sono single si?) e racconta, mi pare di capire, di come lei e il suo lui hanno romanticamente iniziato a conoscersi attraverso un diario in comune.

Il fatto è che pure io avevo fatto una cosa del genere: diario tenuto in condivisione con la mia migliore amica. Alle medie. Ora, io e lei eravamo in classe insieme, abitavamo (e abitiamo ancora) a circa 300 metri di distanza, e diciamo tre pomeriggi su sei facevamo i compiti insieme a casa sua o mia (non la vedo da tipo due anni, com'è successo?). Quante cose potevamo avere da scriverci? Ecco, appunto.

Rileggere quella roba è un trauma, mi ha fatto ricordare/riscoprire tante cose:
1. Mi firmavo "Mela" perchè sul "Cioè" c'era una che si chiamava Michela e si firmava Mela. Io leggevo "Cioè", si. Poi crescendo sono passata a Top Girl, poi Glamour e infine sono rinsavita.
2. In una pagina sono innamoratissima di Cristian, la pagina dopo di Michele, tutti e due amici di mio fratello. A guardarli adesso mica avevo brutti gusti..
3. Mi piacevano anche altri, tra cui un certo Riccardo che non ricordo assolutamente chi sia.
4. La progettazione del biglietto di San Valentino da spedire a un ragazzo che lei aveva visto una sola volta ha richiesto 13 lettere di domanda-risposta.
5. Noi odiavamo tutte le nostre compagne di classe.
6. Sono stata 3 giorni in ospedale e non mi ricordo perchè.

Testimonianza fotografica:
La precisazione (non tu) mi pare una cosa notevole.

E per ultimo una chicca, una delle parti più significative del diario: la prima "pagina dei fighi", foglio con i nomi di tutti i ragazzi degni di nota.


Cristian: ancora amico del Fratello, ancora carino (anche se alto un metro e un tappo).
Alex: piaceva a tutte alle medie, perchè non lo so. Poi oggi droga e incidenti stradali vari, ecco lasciamo perdere.
Pierangelo: è il ragazzo del biglietto di San Valentino, io non l'ho mai visto. Il biglietto è stato spedito ma non ha mai ricevuto risposta, chissà magari neanche esiste!
Riccardo C: bello bello bello.
Riccardo F: eh, boh!

Bagnetto a ottobre

Oh Venezia, bellissima, una città magica!
Wow studi a Venezia? Che invidia!
Deve essere bellissimo guardarsi in giro, camminare per le calli, tra i canali..
L'aria pura, i palazzi vecchi, i negozi di maschere..

Si allora, te che ami tanto Venezia, facciamo che sei venuta con me stamattina. Facciamo che appena girato l'angolo nella calle che costeggia il canale hai trovato questo:


Ovviamente pensi che si dai, non è tanto alta, basta camminare lungo il muro. 
Si, proprio.


Ah dimenticavo, tu stamattina hai messo le ballerine e ricordati che non sei Mosè quindi le acque NON si apriranno al tuo passaggio.
Ecco adesso dimmi quanto è bella Venezia.

Help. Urgente. SOS. Aiuto. Bip.

Due righe pubblicate su un sito web mi dicono che morirò tra il 18 novembre e il 3 dicembre.
Traduco.
L'avviso pubblicato sul sito di facoltà mi dice che la discussione delle lauree si svolgerà blablabla

Si perchè mi laureo, nel caso fosse sfuggito a qualcuno, perchè mi pare di non parlare d'altro.
Poco, manca poco. Mi ritrovo a tesi finita o quasi. 
E mentre io clicco quattro volte al minuto su Scarica posta sperando mi arrivino i dati di cui ho bisogno per finire, il problema fondamentale di mia mamma è: "Cosa ti metti? Perchè con un vestito non ti ci vedo, non sei tipo, magari un bel tailleur, un completo, con un bel paio di ballerine, ma serie però non quelle robe che ti compri tu. Oppure un bel paio di scarpe con il tacco. Insomma cosa ti metti?". Che una mia compagna di corso si è già comprata vestito e tutto perchè poi a fine ottobre arriva roba troppo pesante tipo cappotto. E io mi agito, come se servisse.Che non l'ho capito il suo discorso, di cosa mi devo vestire a fine novembre? Lino? 

Insomma non lo so. 
L'unica cosa che so, è che mi ispirerebbe una giacca nera tipo smoking, di quelle con le fascette (in questo momento non mi viene il nome) strette lucide. Non so altro. Però il nero non fa troppo funerale? Meglio grigio? Ma il grigio non fa vecchia? E poi mi sa che vado sui pantaloni, che non mi pare il caso di lottare con calze/collant e posizione delle gambe. Neri, grigi? Completo o no? E sotto?

Chiamo a raccolta l'universo del web perchè mi serve un consiglio. A chi passa di qua dico: ti prego, sfodera la fashion blogger che c'è in te e aiutami.

Campagna Nastro Rosa

Oggi lascio stare le cose poco serie che solitamente preferisco per dare spazio a un'iniziativa importante promossa da alcune blogger: in occasione della campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno chiunque volesse partecipare era invitato a colorare il proprio blog di rosa, in qualsiasi modo.
Non sono capace di fare grandi cose, ma mi sembrava importante partecipare in qualche modo e il mio piccolo pensiero è un dolce (oltre al blog caramella esclusivamente per oggi, domani prometto che rinsavisco!).

Ho deciso di preparare una crostata con fragole fresche, mi rendo conto che non è stagione ed io sono stata fortunata a trovarle, ma questo dolce in questa giornata ha per me un significato particolare.

Basta chiacchiere, prepariamo la pasta con:
100 g burro
300 g farina
2 uova
150 g zucchero
1/2 bustina lievito

Mescolare il burro appena ammorbidito con zucchero e uova, poi aggiungere farina e lievito e stendere con le mani fino a raggiungere un diametro per una pentola da 26 cm, formando un bordino rialzato.
Mettere in forno per 30 minuti a 180°.

Intanto preparare la crema pasticciera con:
4 rossi d'uovo
100 g zucchero
50 g farina
500 ml latte

Mescolare uova, zucchero e farina e mettere sul fuoco con il latte fino a raggiungere la giusta consistenza.
Una volta raffreddata base e crema spalmare la crema pasticciera sulla base e coprire con le fragole. Poi coprire le fragole con gelatina.

Invito chi passa di qua a fare un giro nei blog che partecipano all'iniziativa, ci saranno di sicuro che creazioni che meritano più della mia. La lista dei partecipanti a questo link.












Ogni volta che leggo quelle poche parole, che vedo una pubblicità, che vengo a sapere di qualche iniziativa. 
Per me, sempre lo stesso pensiero. 
In mente sempre la stessa persona.

Perchè Beautiful è dappertutto!

Non potete capire cosa mi è venuto in mente. E come mi sento adesso.
Mi spiego. Presente quando è settembre/quasi ottobre e vi viene in mente che 4 giorni prima negli Stati Uniti hanno fatto la prima puntata di Grey's Anatomy e improvvisamente affiora tutta l'ansia di sapere se Derek è vivo, se Meredith è ancora incinta, se little Grey e McSteamy tornano insieme? Tutta l'ansia che durante i mesi estivi era rimasta latente? E tutti i siti di streaming su cui facevate affidamento non vengono più aggiornati, o sono stati chiusi dalla finanza e per un attimo pensate che non riuscirete mai a sapere cos'è successo? Ecco io sono in quell'attimo. Devo sapere ma so che non succederà mai.

Partiamo dall'inizio.
Mesi fa ho fatto uno stage che era obbligatorio per il mio corso di laurea, niente di che eh, ho cercato per mesi sognando la grande azienda dove poi mi avrebbero assunto (tzè) e alla fine ho trovato in un'azienda della mia zona e mezza paraculata per di più. Son finita a fare la schiava nell'ufficio marketing e comunicazione, una scrivania e una sedia mia, un pc portatile mio (senza mouse), cancelleria in condivisione con la mia tutor-capa. Neanche un indirizzo mail mi hanno dato, sapevo la password della mia tutor-capa e lei mi diceva le mail che erano per me.
Capita un giorno che lei mi dice di cercare una cosa tra le mail inviate al collega Ermenegildo, aitante giovinotto situato qualche scrivania più in là (aitante tanto, ma sul serio). Capita che leggo qualche riga di una mail in cui la tutor-capa confessa il suo senso di colpa nei confronti del tutor-capa's BF e della Ermenegildo's GF, che sono troppo bravi e gentili e non si meritano quello che loro avevano fatto nello showroom.
Se fossimo in un film la tutor-capa sarebbe la miglior amica sfigata di Ermenegildo, segretamente innamorata di lui obbligata a sorbirsi i racconti delle conquiste. Se fossimo in un film tutor-capa avrebbe perso 50 kg, cancellato con il laser i residui dell'acne sul viso, eliminato la zeppola sulla Z, trasformato i capelli crespi palesemente biondi tinti in una fluente chioma meno palesemente bionda tinta. Avrebbe fatto innamorare alla prima occhiata Ermenegildo e avrebbero vissuto per sempre felici, contenti e supergnocchi.
Nella realtà la tutor-capa si fa Ermenegildo nello showroom nonostante i 50 kg in più, la ricrescita, la zeppola e i residui dell'acne.
In quel periodo, nonostante la mia posizione di schiava agggratis mi sentivo più potente dell'amministratore delegato che un giorno è arrivato in Ferrari. Perchè quando loro si scambiavano le occhiate furtive, quando andavano insieme nello showroom a cercare le agendine che io dovevo mettere nei kit regalo, quando lei consigliava a lui di provarci con la centralinista, quando lui commentava quanto lei fosse sexy (mah!), quando il resto dell'ufficio era ignaro...io sapevo! Io, e solo io, sapevo! Io che non avevo una penna mia, un indirizzo mail o un telefono, io che in mensa dovevo scrivere a mano il mio nome perchè nella lista non c'era, io che parcheggiavo nei posti riservati agli ospiti perchè gli altri erano riservati ai dipendenti. Io sapevo.

Ma poi? Poi cos'è successo? Vanno ancora nello showroom a cercare cose inutili? Hanno palesato il loro amore e lasciato i rispettivi BF-GF? Qualcuno li ha scoperti? Uno dei due (lei) si è innamorato e si è licenziato?
Ecco, dovrò rimanere con questo dubbio atroce a vita.

PS: Product manager che mi facevi fare le fotografie ai campioni dei nuovi prodotti ti amo sempre.

Loro

Studio Aperto (si lo so, lasciamo perdere), servizio sulla donna picchiata in stazione e ignorata dalle persone che passano. Segue una conversazione.

Questo non sarebbe mai successo se le cose andassero come devono andare.
E come devono andare le cose?
Non dovrebbe esserci nessuno al potere.
E' impossibile che non ci sia nessuno al potere.
Perchè loro hanno convinto tutti che è giusto che sia cosi.
Loro chi?
Loro.
Ma chi?
Se lo sapessi sarei già andato a eliminarli.
Quindi sai che ci sono ma non chi sono.
Di sicuro ci sono in mezzo i Rockfeller, e poi altre famiglie potenti nel mondo.

Ve la spiego? Ve la spiego.
Dovremmo vivere in uno stato di anarchia totale. Ma anarchia non vuol dire libertà assoluta e che ognuno si fa giustizia da sè: questa è l'idea che Loro hanno voluto imprimere nel cervello delle masse. Dovremo vivere com'era nella preistoria, non ci sarebbe bisogno di mangiare carne, i soldi non esisterebbero perchè non ci sarebbero beni materiali da comprare, i beni materiali sono inutili. 
Il male del mondo è l'ereditarietà. Se una persona lavora tutta la vita non è giusto che lasci ciò che ha creato ai suoi figli, perchè non è detto che i suoi figli se lo meritino. Dovrebbe eliminare tutto. 
E' esistito un ragazzo che non mi ricordo quando, aveva scoperto il modo di controllare le condizioni meteorologiche, poteva far piovere dove voleva. In pratica sarebbe stato in grado di risolvere il problema della siccità, portare l'acqua nel deserto, in Africa e India dove anche l'acqua potabile è un problema. Però Loro l'hanno messo a tacere perchè a Loro fa comodo che la maggior parte della popolazione mondiale sia povera e che interi stati e continenti dipendano da Loro.

Ah ma mica è solo questa, ne ho a bizzeffe di teorie.

- Leonardo da Vinci è figlio di Gesù e Maria Maddalena. L'avete già sentita? Eravate convinti che il Codice da Vinci fosse solo un libro/film? Ingenui, stupidi, ignoranti. Rientrate nella massa di persone che credono tutto quello che la chiesa propina da secoli. E non potete immaginare la quantità di libri che esistono sul tema. 

- E' esistito un papa femmina che però è stato eliminato dalla storia e ridotto a mito/leggenda perchè la chiesa non poteva sopportarne l'esistenza. Avete già sentito anche questa? Si, viene dal film La Papessa.

- Gli alieni esistono, sono stati sulla Terra e hanno comunicato con le persone. Loro hanno nascosto e reso segreti tutti i documenti per non permettere alle persone comuni di conoscerli. Perchè loro sono una civiltà superiore e se tutti li conoscessero capirebbero che è migliore della nostra e verremmo conquistati.

Potrei andare avanti, ma sono già abbastanza incazzata.
Perchè se devo prendere per giuste queste parole, io sono una pecora che segue la massa, che accetta quello che gli viene propinato e si accontenta. Io sono nel gruppo degli ignoranti e caproni che non capiscono. Anzi di più, io sono il nemico, perchè studio Economia, peggio: Marketing! Che tutti mi prendono in giro dicendo che studio come fregare la gente, ma lui lo dice sul serio e tira fuori teorie e studiosi mai sentiti che spiegano come il mondo sarebbe migliore se non esistesse nessun tipo di sistema economico. Io studio il nemico.

Ecco, quando mi chiedete perchè ho tanta fretta di finire l'università e trovarmi un lavoro e andare via di casa, vorrei potervi spiegare tutto questo e dirvi che non si può vivere in una casa dove qualsiasi conversazione finisce con la spiegazione interminabile di un complotto. Che non si può sempre tacere per la quiete comune. Che sentirsi dare degli imbecilli ogni giorno dopo un po' stanca.


E per fortuna non ha mai guardato Lost, sennò chissà quali altre teorie verrebbero fuori tra l'isola, i sei numeri e gli Altri.

"Please, please, please, let me get what I want"

Mai corerghe drio ai corridori. 
Cosi diceva mia nonna. Mai inseguire un corridore, andrà sempre più veloce e non riuscirai mai a prenderlo. Eppure conservi la tendenza a correre. Cercare di star dietro a qualcuno che starebbe bene anche senza di te, forse meglio. A volte provi a lasciarlo correre per un po', convinto che a un certo punto si fermerà per aspettarti. Ma è un corridore, e i corridori non si fermano. A volte ti dici che non sei un corridore tanto convinto, che se volessi potresti trovare la forza di andare più veloce e raggiungerlo. Ti convinci di essere dalla parte giusta, di avere ragione, è il corridore che sbaglia, e allora lo lasci andare. Il problema è che lui va, senza nemmeno voltarsi. Poco male, nel mare ci sono tanti pesci.
Ma cosa succede se invece nel mare ci sono solo corridori?
Impossibile, non possono essere tutti corridori. Vuol dire che il problema non sono gli altri, il problema sei tu. Tu vai troppo piano per chiunque. Vorresti accelerare, ma come si fa? Una vita con il freno a mano tirato, una vita a camminare. Come si inizia a correre? Rimandi, rimandi. Ma rimandare non serve. Da sempre in attesa di una svolta, ma la svolta sei tu che la chiami. Non funziona se fai un passo in avanti e 3 indietro.



Loving Giorgio Faletti

Parliamo per una volta di qualcosa di serio, se si può considerare una serie di romanzi gialli qualcosa di serio.
Prima di tutto, io ho uno strano rapporto con la lettura: non mi piacciono i best seller, o per lo meno (si scrive cosi o tutto attaccato? boh) non mi piacciono nel momento in cui SONO best seller. In genere li compro qualche mese/anno dopo, infatti non sono mai aggiornata sui libri recenti in uscita. Seconda cosa, quando leggo un libro di un nuovo autore, se mi piace anche solo un po' i libri seguenti saranno tutti di quell'autore.

Adesso ho appena finito il mio "periodo Faletti" ("Pochi inutili nascondigli" è sul comodino da iniziare, ma è un libro di racconti quindi non compreso qua).


Mi sono ritrovata un giorno ad acquistare il primo libro di Faletti in stazione a Venezia, che durante il viaggio di andata avevo finito un libro e io sopporto di stare in treno senza aver niente da fare (e no, la musica non basta, musica più qualcos'altro si). Dopo aver finito il primo, anzi dovrei dire divorato, ho subito dovuto leggere tutti gli altri.
Non credevo proprio di essere un tipo da romanzo giallo, anzi credevo di essere tipo da tutto tranne che da romanzo giallo, perchè più fifoni di me non ce n'è. Ho paura di tutto e mi fa schifo tutto: se in un film fanno vedere una minuscola ferita io mi giro per non vedere il sangue. Mia mamma ancora oggi mi chiede come faccio a guardare Dr. House e Grey's Anatomy, la risposta è che al minimo accenno di sangue/organi interni/ossa rotte io giro lo sguardo. 
Nel complesso non c'è molto da aver paura tranne qualche descrizione di delitti e corpi che mi hanno fatto venire gli incubi la notte.
Nonostante questo, non sono riuscita a fermarmi. Faletti ha un modo di raccontare le storie che nelle prime 100 pagine non ti fa capire niente, ma quando inizi a mettere insieme le tessere vien voglia di saltare all'ultima pagina. Tutto bello, e finale mai scontato.
Mi verrebbe da aggiungere mille cose, ma odio gli spoiler anche se minimi, quindi mi fermo perchè non potrei andare oltre senza dire di più, e non voglio rovinare la sorpresa a nessuno (cioè a quei due che passando di qua potrebbero decidere di ascoltare il mio delirante consiglio).


Giusto per conoscenza, mi trovo adesso nel mezzo del "periodo Palahniuk" (eh si ho gusti un po' strani nei libri) e dopo "Fight club" sto leggendo "Cavie". In questo caso niente incubi, magari non è consigliato per chi è debole di stomaco.
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