Senza parole


Niente da dire, un'analisi costi-benefici coi fiocchi.

Perchè potrebbero estinguersi, e sarebbe colpa nostra

Mi piange il cuore, GIURO mi piange il cuore in questi giorni e non riesco quasi a mangiare per la pena che provo. Assisto alla disperazione di queste povere creaturine, tanto dolci e ingenue, costrette a correre da una parte all'altra senza nemmeno un attimo per respirare.
Ma che diritto avete voi, alti, bellissimi, ricchissimi e soprattutto magrissimi di obbligare loro piccole e indifese a seguirvi e idrolatrarvi ovunque? Voi, con il potere conferitovi dai cartoncini colorati a forma di occhiale o di aereo, sapete cosa state chiedendo loro? Un MESE intero a girare per negozi per cercare i leggings più luccicanti, le giacche più vintage, i tronchetti più strani per comporre BEN 6/7 HAUSFIT diversi ma originali. Guardate che non potete comportarvi cosi: mettere questi piccoli dolci cupcakes nell'arena e lasciarli li a sbranarsi per essere fotografati da Glamour Bangladesh o intervistati da Jo Squillo. Piuttosto organizzate dei combattimenti all'ultimo sangue tra conigli nani, lasciateli li a sbranarsi e cosi con lo sconfitto potete farvi un collo per il cappotto che quest'anno va di moda la pelliccia.
Le vedo lamentarsi per la fame e la sete, cadere addormentate in ogni attimo di pausa per recuperare il sonno perduto, sotto la pioggia, addirittura costrette a rimanere bloccate in infernali ingorghi cittadini tra automobili di gente qualunque che non aveva niente di meglio da fare che andare a lavorare intasando il traffico di quella grigia e triste città.
E io non posso fare niente, NIENTE. Mi sento cosi impotente.
Oltretutto sfruttate dagli aguzzini della stampa, obbligate a lavorare gratis, per trovarsi accanto a gente che si sente in diritto di deriderle e criticarle in virtù solamente di una laurea e un paio d'anni di esperienza.
Quanta pena provo per i loro poveri pollici, costretti ad un lavoro straordinario, chissà le vesciche e il sangue versato sulle tastiere dei Blackberry e iPhone.
Non sono mica carne da mandare al macello! Quello, semmai, era il vestito di Lady Gaga!

E fuoriesce lo spirito markettaro

Una volta tanto su questo blog - senza la pretesa di da notizie (sarei un po' in ritardo) nè di fare recensioni - una cosa che mi ha colpito in positivo: le ultime campagne pubblicitarie di Coin. Mi piacerebbe dire che per deformazione professionale guardo sempre la pubblicità, in realtà di professionale non c'è niente (prima o poi magari..): non sono una di quelle che critica le riviste perchè ci mettono troppa pubblicità, anzi, la pubblicità - soprattutto su carta - mi piace e mi piace guardare come viene inserita tra gli articoli.
Per questo sono rimasta particolarmente colpita dalle due campagne che hanno accompagnato la "migrazione" di Coin verso una strategia simile a quelle di H&M e Zara.





Molte aziende e stilisti più o meno famosi hanno già "sfruttato" il fenomeno dei fashion blog con molte diverse iniziative, ma il modo in cui è stato per Oviesse fatto in questo caso mi piace.
Mi piace perchè coinvolge IL fashion blogger The Sartorialist e non una qualche ragazzina a caso che vuole solo farsi vedere e avere vestiti gratis (come ha fatto per esempio Levi's con il suo blog sul jeans rovinando secondo me quella che poteva diventare una grande cosa - una delusione che non ho ancora capito). Presumo che il signor Schuman riceva a centinaia di proposte e quindi il fatto che abbia accettato vuol dire che credeva davvero nel progetto.




Questa è la seconda pubblicità, due pagine da quanto ho capito in esclusiva per Vanity Fair. L'immagine è tutta sfocata perchè da vedere in 3D con gli occhialini allegati, che tra l'altro sono carinissimi perchè riprendono la fantasia dell'immagine e finiranno appesi sul muro della mia camera.
E' la prima pubblicità in 3D pubblicata in Italia, dopo il numero di Vogue sulle sfilate, e trovo che sia una grande idea, di sicuro rimane molto impressa.


Lo ridico, che Coin piaccia o meno (io personalmente ci ho comprato solo prodotti di profumeria) sono due idee molto interessanti e che riflettono secondo me perfettamente il cambiamento di rotta di Coin.
E per marzo del prossimo anno arriverà nei negozi la collezione in collaborazione con Ennio Capasa, una delle menti (e delle matite) di Costume National: questa si mi attira!


PS: Coin, dopo questa sviolinata, mi assumi visto che sei qua vicino cosi ti aiuto a fare tutte queste belle campagne? eh? eh?

Twitter world

Domenica 19 settembre 2010, ore 11.31.

Lady Gaga: 6.380.343 followers
Britney Spears: 5.965.692 followers
Ashton Kutcher: 5.809.442 followers
Barack Obama: 5.456.716 followers
Justin Bieber: 5.320.944 followers

Bei tempi erano quelli in cui il re di Twitter era AplusK, ormai largamente superato da Lady Gaga, fenomeno per me inspiegabile. Ma non è questo il fatto inspiegabile su cui vorrei soffermarmi, bensì, sull'ultimo della lista.



Justin Bieber, so che la cugina di 14 anni ascolta le sue canzoni ma non ho idea da dove sia venuto fuori, presumo da Disney Channel. 
Wikipedia mi dice che questo tizio ha 16 anni, quindi presumo che le sue fans vadano dall'età in cui ti rendi conto di cos'è la musica e cos'è un cantante ai 17, che poi a 18 anni uno dovrebbe trovare la ragione.



Ashton Kutcher, attore di film scemi e commedie romantiche. Dati i suoi 32 anni presumo che il pubblico vada dall'età in cui inizi a guardare film e a renderti conto di cosa sono gli addominali a più infinito, soprattutto grazie alla mogliettina Demi che fa illudere le 50enni de noantri senza soldi per il chirurgo plastico e palestra 24/7.








Ora mi chiedo, com'è possibile che tra questi due ci siano SOLO 600.000 followers di differenza? 
(io si che mi impegno in cause di rilievo)

Ed ora che ho messo le due foto, si assomigliano, non è che sono padre e figlio?

La tenuta da studio

Quando qualcuno mi dice che stava studiando e poi è uscito cosi com'era per andare al supermercato o addirittura a bere uno spritz, mi spiace ma non ci credo proprio.
La tenuta da studio è qualcosa di fantomatico, tanto amata per la comodità quando odiata per la sua oscena bruttezza.
La tuta è d'obbligo, naturalmente gigante. Calzini immancabili perchè io ho i piedi congelati anche in agosto, e non mi posso mettere le scarpe, perchè le mie posizioni sono le più disparate: inginocchiata sulla sedia, una gamba alternata sotto il culo (bisogna fare lo scambio perchè dopo un po' una si addormenta), a gambe incrociate sul letto o seduta sul tappeto con il pc sulle gambe.
Non riesco ancora a capire perchè i miei capelli raccolti a caso non escono mai con quel look "sono stata mezz'ora davanti allo specchio ma voglio farti credere di essermi appena alzata dal letto" che è tanto figo.
Dato che i capelli sono raccolti in genere ho freddo al collo, e per evitare il dolore assassino alle cervicali per essere stata troppo con le spalle alzate (non so spiegarlo, so sorry) mi tiro su il cappuccio della maglia oppure ci sta la sciarpona.
Adesso in teoria non fa freddo, ma io a stare seduta alla scrivania mi ritrovo a cercare con le mani la bocchetta di sfiato del pc per scaldarmi, quindi per me è come se fosse inverno, l'unica differenza sono gli strati di maglie, che aumentano man mano che le temperature si abbassano.
Quest'anno ho deciso che mi compro gli Ugg, non per andarci in giro perchè non mi piacciono proprio e son una delle mode che non capisco, ma per portarli in casa. Voglio proprio vedere se faccio lo stesso effetto di Cameron Diaz in L'amore non va in vacanza, quando è nel cottage in Inghilterra e arriva Jude mezzo ubriaco (aaaah Jude).

Si, ho l'innamoramento facile

Sto per fare una confessione di cui un po' mi vergogno. Ho deciso però di farla comunque, grazie al grado abbastanza elevato di anonimato di cui posso godere qui, e magari poi mi sentirò meglio.

(mi alzo) Buongiorno, mi chiamo Michela e sono una drogata.

La mia droga sono i telefilm americani. E specifico americani perchè non considero nemmeno quelle specie di fiction italiane più o meno lunghe. E poi, non sono più abituata a guardare un programma in televisione ad un'ora fissata, visto che il mio pc-organo aggiuntivo del mio corpo, è sempre li ad aspettarmi quando ho voglia di guardare qualcosa.
Mio fratello mi chiede di continuo come faccio a star dietro a tutto e non farmi confusione, ma cosa devo dire, credo di avere un talento naturale.
Il problema, è che in ogni telefilm mi innamoro di qualcuno, e non riesco tutt'ora a capire se quando un telefilm mi piace devo trovarci qualcuno da amare, o se è il contrario, cioè se trovo un telefilm bello solo se c'è qualcuno che mi piace.
Di solito è sempre il bello è cattivo, che però è cattivo perchè qualcuno gli ha fatto qualcosa di molto male e quindi nasconde un animo buono. A proposito, sono io, o il cattivo è sempre più gnocco del buono? O è lo stereotipo che vuole che le donne corrano sempre dietro ai bad guy (avevo scritto gay..aahahahhahah)? Ddddio quanto odio quando gli stereotipi sono veri.
Eric è cento volte più alto, figo e simpatico di Bill. Damon è milllle volte più affascinante di Stefan con quel suo sorriso storto. Aspetta, forse è solo una cosa tipica dei vampiri, magari i vampiri buoni diventano noiosi (non ditemi che a vedere la faccia-perennemente-sofferta di Edward, altrimenti detta faccia-da-conati-di-vomito non vi scappa da ridere, dai!).
Un attimo che sto facendo un censimento dei telefilm nella mia testa.
Ok, aggiungo il dr. House, che non è bello ma ci piace parecchio. Ah, e come dimenticare il duello McDreamy-McSteamy: va bene lo confesso, all'inizio propendevo per Derek, tutto merito dei capelli ricci al punto giusto, ma una volta che ho iniziato a guardarlo in lingua originale, sentendo la vocina da mezza sega che si ritrova, il caro Mark Sloan con il suo vocione maschio l'ha superato alla grande anche se non è moro, e guarda caso un altro sorriso sghembo.
L'ultimo amore sbocciato è, e stavolta metto il titolo perchè so che non lo guarda nessuno, Neil di White Collar, telefilm genere crime, che di solito non amo molto, infatti lo guardo solo per lui, che comprende 3 caratteristiche su 3: cattivo ma sotto sotto buono, sorriso da stronzetto che piace tanto, e i capelli, non lo dico neanche.
Per ultima ho lasciato l'eccezione, lo sfigato di turno che però io metto primo in classifica, prima di tutti i bad guy: Adam Brody, mio amore ormai fin dalla prima puntata di OC, con quelle fossette cosi carine e i riccioli, anche conciato da sfigato/nerd l'ho sempre amato e lo amo ancora. E se facesse film un po' più decenti lo amerei ancora di più.

PS: E si, ho una fissazione per i capelli, e allora?

Auto-terapia

Ho bisogno di capire una cosa.
E quando io devo capire (o decidere) una cosa, la dico a qualcuno, ascolto le risposte e poi faccio quello che voglio. Il confronto però mi serve per chiarirmi le idee.

Dunque, ho fatto un blog. Ci scrivo le mie cavolate, mi illudo che possano interessare a qualcuno, però non l'ho detto a nessuno.
Non è che debba comunicarlo ai miei o emettere un comunicato stampa, però, per esempio, non ho messo il link su facebook o su twitter. Avevo all'inizio messo qui il widget che portava al mio profilo twitter, ma siccome è il mio profilo reale, nel senso che ci son nome e cognome, e che mi seguono persone che conosco realmente, l'ho tolto. Avevo anche messo la mia foto sul profilo, e poi ho ripiegato per il mio amato Gatto con gli Stivali.
Ora quello che devo capire è, perchè mi faccio tutti questi problemi?
E' ormai consolidato che mi preoccupo troppo di quello che pensa la gente, non mi piace attirare l'attenzione così non mi vesto troppo stravagante, mi faccio problemi anche per le cavolate più assurde, come mettere lo smalto per andare all'università, per non parlare delle gonne, totalmente assenti dal mio armadio perchè la mia mente malata mi dice di non metterle. Mi ritrovo a odiare ragazze che sono il doppio di me ma che hanno il coraggio di indossare una gonna.
Non sono manie di protagonismo, direi tutto il contrario tipo voglia di sparire.
Giro per blog, e non posso fare a meno di chiedermi come si sentono le persone che scrivono, come reagiscono di fronte al commento scritto di un amico, o a un riferimento al blog fatto a voce.
Ho anche messo sotto ai post i bottoncini per condividere, quando so benissimo che mai avrò il coraggio di pubblicare un link da qualche parte.

Inutile dire che se qualcuno che conosco realmente seguisse questo blog non avrei minimamente il coraggio di scrivere queste cose. E la mia testa bacata mi porta a farmi questi problemi anche di fronte a chi non conosco.  Lo commento questo blog? E se rompo le scatole? Ma a chi interessa quello che scrivo? 
E non è detto che questo post faccia eccezione, non mi stupirei a cancellarlo ora o tra due giorni.

Mi sa che mi serve un terapista.

Nerd è bello, 'na mazza!

Avvertimento: questa è una crociata.
Sta diventando/è diventata ormai una moda. La scelta del tempo verbale la lascio ai quattro gatti che leggono (non è dispregiativo eh, io vi amo), perchè la mia non sarebbe oggettiva, ma influenzata dalle condizioni geo-sociali in cui vivo. Mi spiego: io abito in quella che è stata simpaticamente soprannominata "culonia", un paesino ameno del ricco nord-est (ricco, mah) che conta la bellezza di 3.000 abitanti. Ovviamente, quando la moda arriva qua, è già superata da quattro anni nelle città all'avanguardia come Milano.
Per fortuna io c'ho i fashion blogger che mi aggiornano.
...
...
ahahahahahahahahahaha

Opss ho divagato.
Dunque dicevo che questa è una crociata, contro la moda "temo" ormai già affermata, degli occhiali da vista finti: sempre più persone (ragazze in genere) indossano questi occhiali, per altro mica roba sobria/elegante, no no, quelli giganti da ex nerd che adesso son tanto fighi. Tra l'altro, anche nell'URL dell'immagine gentilmente fornita da Google Images c'è la parola nerd.
Perchè questa cosa mi crea tanti problemi?
Ovviamente, perchè sono ceca, e obbligata a portare gli occhiali dall'età di 8 anni per vedere a 10 cm del mio naso. No non è un'esagerazione, 10 cm sul serio.
Nell'esporre questa mia idea, mi sono sentita rispondere:
"Gli occhiali sono un accessorio super fescionnn sai?"
"Beata te che li porti, io me li devo comprare apposta!"
"Beh ma sono belli, e poi quando cambia la moda li cambi"

Ma si certo, avete ragione. Io cambio un paio di occhiali ogni tre mesi per star dietro alla moda (ma lo sai che cambiare montatura vuol dire cambiare lenti, e lo sai che mie lenti costano 500 euro?).
Gli occhiali sono un accessorio bellissssssimo, non importa se quando li indosso e mi guardo allo specchio i miei occhi sembrano minuscoli e la faccia mi arriva a metà lente.
Non capisco perchè mi ostino a mettere le lenti a contatto ogni volta che esco, fra un po' anche per andare al supermercato.

Fauna maschile universitaria

Mi ritrovo da sola in facoltà, dopo un ricevimento con il professore, mezza rincoglionita per il sonno (si, son sveglia dalle 7 e ho ancora sonno) e seduta in un tavolone con pochi altri che studiano o fanno finta di studiare.
Io ho il pc davanti e accanto un articolo che ogni tanto guardo con distacco fingendo di scrivere la tesi. Ho anche sottolineato qualcosa con l'evidenziatore giallo e preso un appunto in matita per fingere di essere impegnata, mentre in realtà vorrei tanto prendere il libro di Faletti dalla borsa e andare avanti per scoprire chi è il prossimo a morire.
Va bene confesso, sto anche sbirciando il tipo seduto due sedie più in là senza farmi vedere. Ok, cercando di non farmi vedere e venendo sistematicamente sgamata. Ma anche lui si gira a guardarmi, è perchè ci sono solo io? E' perchè vuole chiedermi il pc per controllare facebook? Boh.
Non è che possa farmelo scappare, moro, carino e sembra avere la mia età o anche un anno in più, merce rara di questi tempi. Uno dei tanti svantaggi di crescere è il fatto che andando avanti negli anni diminuiscono i ragazzi più grandi da guardare.
Ormai mi guardo intorno e vedo solo ragazzetti di tre tipi:
- quelli con mezza mutanda posteriore fuori
- ragazzi con i jeans attillati più dei miei e i capelli sugli occhi
- fighetti con la camicetta e i mocassini e i rayban.
La terza specie devo dire che è di sicuro la più diffusa, trovandomi nella facoltà di economia che mi dicono essere per eccellenza il covo dei fighetti.
Il risultato è che trovare un ragazzo carino, non nerd, non trasandato ma che neanche e la tiri da qua a Reggio Calabria diventa un problema serio. Si perchè è vero che ci piace Nate Archibald con la faccina dolce e lo sguardo furbetto, ma anche Sandro Skarsgardo alias Eric Northman, con i suoi millllle centimetri di muscoli vichinghi. Una via di mezzo insomma.
...
...
Un attimo che mi ricompongo. La soluzione al problema ha appena sceso le scale ed è andata verso il bar.
Le soluzioni in realtà: i velini. I velini sono due assistenti di un prof con cui abbiamo fatto un lavoro di gruppo, dottorandi quindi di età tra i 25 e i 30. Uno biondo con gli occhi azzurri, uno moro con gli occhi scuri. E i capelli ricci. Ma dei ricci non crespi o disordinati, dei ricci di quelli che ci metteresti dentro le mani ogni volta che ti passa davanti.
Oddio come lo amo.
Non so neanche come si chiama.
Mi sa che adesso vado al bar anche io, mi è venuta fame.

Buon anno!

E nella prima giornata della festa del cinema di Venezia ieri Michela è sbarcata in laguna. Certo, Michela non è andata al Caffè Florian a bere il caffè, nè è andata a cena al Cipriani come Jessica Alba ha scritto su Twitter (sti cazzi, 13 euro un caffè, non oso immaginare la cena). Michela è andata in facoltà a trovare il suo caro relatore.

Perchè ho iniziato in terza persona? Odio chi parla/scrive in terza persona. Ok lasciamo stare.
Ieri, primo settembre, il che vuol dire nuovo anno.
Hanno poco da dire che l'anno inizia a gennaio, ok è vero si sta a casa un bel pezzo da lavoro/università e quindi un po' si perde il senso delle cose, ma il vero anno per me inizia a settembre. 
Finite le vacanze si fanno tanti buoni propositi. I miei sono, neanche a dirlo, concentrarmi maggiormente sulla tesi, ma ne ho anche altri di propositi da fare e non rispettare:
- Andare in palestra. Ho deciso di abbandonare la piscina data la mia non-voglia di gestire i miei capelli (un giorno faccio un post sui miei capelli) in base ai bagni. La scelta è tra kick boxing, che sarebbe utile per sfogare la mia rabbia repressa, e una roba tipo aerobica dove potrei sentirmi sufficientemente stupida, oppure anche un abbonamento semplice, del tipo che vado là, corro, bicicletto, alzo pesi a caso senza che nessuno mi badi.
- Dieta. Già iniziato da una settimana. Risultati non si vedono. Resisto.
- Uscire di più. Si lo so che di solito dopo un'estate di festa il proposito è contrario, ma io sono anomala. Ho fatto in pratica un'estate in stand-by, uscita poche volte per andare da nessuna parte. Ho perfino rimandato l'acquisto della maschera per i capelli e delle lenti a contatto.
- Rispondere alle frecciatine di mio fratello. In casa mia, io sono quella che per il quieto vivere tace sempre - ecco il motivo della kick boxing. Però mio fratello è un tipo particolare (magari un giorno faccio un post anche su di lui, devo decidere che livello di anonimato deve avere questo blog, anche se è un po' inutile dato che non leggerà nessuno) e rompe le palle, insomma cosi.

Oh mi sa che ho finito i propositi. Così pochi? Beh magari aggiungo quando mi vengono in mente va.

Here I am

Che brutto questo blog abbandonato. Lo sapevo, è come con i diari, inizio e poi non li porto avanti per più di pochi giorni. Ma questa volta no, giuro che non ci sto.
Mi ci metto d'impegno.
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