Loving Giorgio Faletti

Parliamo per una volta di qualcosa di serio, se si può considerare una serie di romanzi gialli qualcosa di serio.
Prima di tutto, io ho uno strano rapporto con la lettura: non mi piacciono i best seller, o per lo meno (si scrive cosi o tutto attaccato? boh) non mi piacciono nel momento in cui SONO best seller. In genere li compro qualche mese/anno dopo, infatti non sono mai aggiornata sui libri recenti in uscita. Seconda cosa, quando leggo un libro di un nuovo autore, se mi piace anche solo un po' i libri seguenti saranno tutti di quell'autore.

Adesso ho appena finito il mio "periodo Faletti" ("Pochi inutili nascondigli" è sul comodino da iniziare, ma è un libro di racconti quindi non compreso qua).


Mi sono ritrovata un giorno ad acquistare il primo libro di Faletti in stazione a Venezia, che durante il viaggio di andata avevo finito un libro e io sopporto di stare in treno senza aver niente da fare (e no, la musica non basta, musica più qualcos'altro si). Dopo aver finito il primo, anzi dovrei dire divorato, ho subito dovuto leggere tutti gli altri.
Non credevo proprio di essere un tipo da romanzo giallo, anzi credevo di essere tipo da tutto tranne che da romanzo giallo, perchè più fifoni di me non ce n'è. Ho paura di tutto e mi fa schifo tutto: se in un film fanno vedere una minuscola ferita io mi giro per non vedere il sangue. Mia mamma ancora oggi mi chiede come faccio a guardare Dr. House e Grey's Anatomy, la risposta è che al minimo accenno di sangue/organi interni/ossa rotte io giro lo sguardo. 
Nel complesso non c'è molto da aver paura tranne qualche descrizione di delitti e corpi che mi hanno fatto venire gli incubi la notte.
Nonostante questo, non sono riuscita a fermarmi. Faletti ha un modo di raccontare le storie che nelle prime 100 pagine non ti fa capire niente, ma quando inizi a mettere insieme le tessere vien voglia di saltare all'ultima pagina. Tutto bello, e finale mai scontato.
Mi verrebbe da aggiungere mille cose, ma odio gli spoiler anche se minimi, quindi mi fermo perchè non potrei andare oltre senza dire di più, e non voglio rovinare la sorpresa a nessuno (cioè a quei due che passando di qua potrebbero decidere di ascoltare il mio delirante consiglio).


Giusto per conoscenza, mi trovo adesso nel mezzo del "periodo Palahniuk" (eh si ho gusti un po' strani nei libri) e dopo "Fight club" sto leggendo "Cavie". In questo caso niente incubi, magari non è consigliato per chi è debole di stomaco.

6 commenti:

  1. Argh, Faletti proprio non l'ho mai letto e, data la tua descrizione mi perdo tanto...lo segnerò nella lista "scrittori imperdibili", grazie del consiglio :)

    Cheap is Chic

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  2. Almeno uno io lo consiglio, il primo magari :) Poi magari il genere non piace, però provare non costa niente :D

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  3. Anche a me piace Faletti, ho letto "Io uccido" e uno dei suoi racconti e scrive in modo piacevole e appassionante. Forse a tratti è banalotto (il protagonista è il solito poliziotto deluso dalla vita incavolato col mondo etc etc sulla scia di quelli americani e/o "fumettiani", vedi The Punisher) ma nel complesso mi piace il suo stile. :)

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  4. Io li ho letti tutti in meno di una settimana e solo perchè ho una tesi da scrivere e quindi altro da fare, altrimenti ci avrei messo due giorni, non sarà una lettura profonda però piuttosto di I love shopping ecco :D
    poi era una prima assoluta con i gialli, quindi non posso dire che sia copiato :)

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  5. I libri di Faletti hanno il pregio di prenderti, roba da farti passare la vita con quel maledetto libro in mano (in bagno, a tavola, ovunque).
    Ma hanno anche dei difetti che mi danno particolarmente fastidio, da accanita divoratrice di libri gialli che sono (sono come te: davanti ai film sto male, letto in un libro invece è una cosa totalmente diversa!): la descrizione maniacale di ogni singola cosa, oggetto, movimento.
    Chi se ne frega se il protagonista nel lanciare un sasso descrive con il braccio un semicerchio e poi piega il gomito di 90 gradi, sta tirando semplicemente un sasso, no? Trovo che tutti i suoi libri abbiano delle trame accattivanti, ma la scrittura modello "sceneggiatura", già pronta e impacchettata per un film, come se dovesse raggiongere PER FORZA le 700 pagine mi da fastidio.

    Ops, mi sa che stavolta mi sono dilungata troppo io :)

    iaia1984 di Twitter

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  6. E' vero e mi faceva venir voglia di saltare i paragrafi e andare avanti per vedere cosa c'era dopo :D
    Se devo proprio dire una cosa che non mi è piaciuta, è quando scopri chi è l'assassino. Mi spiego: Io uccido per me è perfetto, ti fa conoscere l'assassino e alla fine gli vuoi anche un po' bene, tanto che per mezzo libro sai già chi è. In Niente di vero tranne gli occhi, invece non c'era una motivazione cosi grande dietro, ho avuto la sensazione che fosse stato scelto a caso, e lo stesso in Io sono Dio (facile dire: perchè è pazzo). Ecco questo è uno spoiler alla grande :D

    Visto che sei esperta ti chiederò un po' di titoli quando avrò finito la pila sul comodino :)

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