Lo so che non c'entra, ma Madre mi chiama (anche) Mafalda

Urge aggiornamento sulla mia situazione sentimentale.
Il fatto che io non scriva da un bel po' di essermi innamorata non vuol dire che nella realtà non lo stia facendo tre volte al giorno, e infatti basta vedere il turbinio di ormoni che si scatenano ogni giorno quando alle 13.25 entro in mensa. Io non so dove si nascondano tutti quei giovinotti durante il giorno, probabilmente nei sotterranei di cui ignoro l'esistenza, però in giro per gli uffici io non ne ho mai visto uno: son tutte donne e se non sono donne sono gay.

Questi però sono amori superficiali. Ce ne sono di ben più seri e importanti in corso: primo tra tutti, il mio amore del treno.
Moro occhi scuri. Spalle larghe, larghissime. Bicipiti da palestra (sono bicipiti quelli tra il gomito e la spalla, si?). Borsa del pc nera. Sempre jeans con maglietta/polo nera, bianca, a righe. Iphone. Mani belle. Non è il mio tipo per niente, se si considera che il mio genere sarebbe più o meno questo:

Non Adam Brody eh, ma Seth Cohen, cioè la versione sfigata.

Quando ho iniziato a prendere questo treno l'ho notato subito scendere alla mia stessa fermata, e qualche settimana fa mi si è seduto davanti: notiziona! Sale due fermate dopo di me.
La fine.
Non sto neanche a descrivere l'ansia che mi viene la mattina al momento di salire sul treno: beccare il vagone su cui 10 minuti dopo salirà anche lui non è un'impresa facile, essendo io al momento sprovvista di poteri paranormali.

Il mondo mi suggerisce di salutarlo, parlarci, lasciarli un bigliettino con il numero di telefono/la mail.


Ma te par? Dovrei avere il coraggio di parlarci?
IO?
Lasciamo stare.
E poi non erano gli uomini a doverci provare una volta?

Oggi però, mentre ero in uno stato di profonda disperazione per la cancellazione di tre cazzo di treni grazie allo sciopero di Trenitalia... eccolo che arriva. Un raggio di luce.
E allora la mia speranza si accende:
adesso vado sul binario, mi avvicino alla zona dove sta andando lui e SICURO ci scappano le due parole sullo sciopero, sui treni cancellati. Lui vede che io sono già qui e mi chiede se so qualcosa sugli orari. Due parole, la prossima volta che ci vediamo ci salutiamo, e poi ci parlerò!

Si, ovvio.
Solo che lui si ferma in culo al binario a 200 metri dalle altre 4 persone presenti. E io cosa devo fare, andare lì dove c'è solo lui solo soletto? Antisgamo proprio.

Quindi niente.
Ci vediamo lunedì alle 08:03, quando dovrò per l'ennesima volta decidere se salire sul penultimo o sul terzultimo binario sulla base dell'ispirazione del momento.


10 commenti:

  1. io ci avrei provato sicuramente, sono per il partito "come va va " XD

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  2. dai segui le sensazioni del momento, non sia mai che la prossima volta sarai più fortunata! noi crediamo in te, su :D
    cmq data la descrizione, sembra un tipetto veramente niente male ;)
    M.

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  3. Ti direi di provare a parlarci, però anch'io sono come te e non riuscirei a farlo :D Speriamo in un caso del destino!

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  4. Dai, provaci!! Non hai niente da perdere, forse solo la bella vista..

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  5. Si si, a parole tutto facile..

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  6. Sai che io l'ho fatto una volta? Ed era immediamente, alla prima vista. Abbiamo parlato e giusto al momento che pensavo 'ok, non c'è più speranza per me', lui mi chiedeva la mail. La settimana prossima siamo usciti insieme (al cinema :p.. non molto originale, lo so)!
    Alla fine non era la persona giusta per me... però adesso almeno io lo so! Quindi, non erano solo parole, ora tocca a te!

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  7. Io adotterei la tecnica del "rintronarlo" del tipo domattina appena lo vedi gli passi di fianco salutandolo tutta bella gioiosa e convinta, come se lo conoscessi da sempre e lo rivedessi dopo un pò di tempo con un bel "hey! Ciao!!!" e poi tiri dritto e cambi vagone. Senza dire altro nè! solo un ciao convinto, guardalo dritto negli occhi e via.
    Il giorno dopo invece fai finta di non vederlo. e non lo caghi di striscio. Il giorno dopo ancora "ciao nè! oh se non ti saluto io te niente!" e via di nuovo.
    Vedrai che la mattina dopo ancora inizierete a parlare. (oppure ti prenderà per matta e cambierà gli orari dell'ufficio per non incontrarti più :P)

    Dai su IN BOCCA AL LUPO!!!!

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  8. Aahahhaah si ma cosi mi prende per pazza e mi fa internare! (a proposito, tu tutto apposto si?)

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  9. Sì in effetti è facile dire vai lì a lasciagli un biglietto.
    Io l'ho fatto svariate volte (compreso camminare su e giù per il treno con un'amica alla ricerca del figo visto la settimana prima, stesso treno stessa ora: mesi dopo ci siamo ribeccati, ci siamo scambiati i numeri e... NON è SUCCESSO NIENTE).

    Il massimo che sento di dirti amica è solo 'sorridi'.
    Rispetto a lasciargli un biglietto, lanciarti con un invito o esordire con la tua voce (che poi sembrerà uno squittìo) e dire 'ciao' mi sembra il male minore.

    Sorridi. Lo guardi e alzi gli estremi delle labbra verso l'alto. Magari verrà una smorfia.
    Lui penserà ad una smorfia.
    Ma al giorno dopo farai un sorriso più naturale. E ad un certo punto o ricambierà il sorriso e almeno sapremo che è una persona civile o non lo farà e non varrà la pena pensare ad un'altra mossa.

    Cheese.

    Zit

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  10. Ma infatti è l'unica cosa che faccio, il mezzo sorriso riservato a quelle persone che non conosci ma che incontri più e più volte. E che è lì lì per diventare un sorriso intero al minimo cenno dell'altra persona.

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