Voglio una società basata sulla ricompensa

Stavo pensando alle lezioni di storia fatte alle elementari e alle medie, quando quello che studi è soprattutto come si vestono gli Assiri, le tecniche che usano gli Egizi per aspirare il cervello dal naso ai morti e quanto i Romani mangiano e fanno festa.
Ma in quegli anni in pratica si studiano le basi della società e della civiltà. Ecco. Stavo pensando che la nostra società è completamente sbagliata: voglio una società basata sulla ricompensa.
Se per ogni nostra vittoria ci fosse un'immediata ricompensa, un piccolo premio, un gadget che ci dice "Yaaay brava/o, continua così!" penso che saremmo meno acidi, più sorridenti e magari (noi donne) anche meno lunatiche e permalose durante la PMS.
Per esempio, io sabato ho fatto degli gnocchi con la zucca che erano una cosa spettacolare e cos'ho ottenuto? Un "Diego sono buoni?" - "Mah sì, mangiabili" da mio fratello. E se dico che erano spettacolari lo erano, perché io sono la prima che trova duemila difetti a ogni cosa che faccio. Sì occhei lui scherzava, ma non avrei avuto una giornata migliore se poi avessi trovato un cioccolatino sul cuscino? (Lindor rosso, grazie)
Ma sono tanti i gesti quotidiani per cui meriteremmo un premio. 
Pulire il bagno, a chi piace pulire il bagno? A nessuno: ti fa rovinare lo smalto, se usi i guanti ti si lessano le mani e comunque è pur sempre un bagno e in quanto tale brutto da pulire. Ma anche essere gentili e rispondere alle millemila domande di quelli che telefonano per fare un sondaggio pregandoti di rispondere così prendono la percentuale. Non dimenticare l'ombrello in giro, riuscire ad arrivare in un posto senza perdersi e senza navigatore, vestirsi in modo decente anche se non si deve andare in nessun posto in particolare, mettere lo smalto bene e senza sbavature e non doverlo cancellare dalle dita con il cotton fiocc.
Magari per ogni azione ci potrebbe essere una ricompensa correlata: come dice la Zitella, non si può fare che ogni volta che hai voglia di mangiare un muffin e non lo mangi perdi boh, un centimetro di coscia? Mezzo chilo? Tre etti? Uno? Già solo questo salverebbe migliaia di donne dall'eterno malumore e la pazienza degli uomini che le devono sopportare. Vale anche al contrario ovviamente, che mica solo le donne fanno la dieta.
Poi ci sono quelle cose che invece meriterebbero proprio una ricompensa in denaro, una lauta ricompensa: inserire una USB dal lato giusto al primo colpo, aprire una scatola di medicinali non dalla parte del bugiardino. Quelle cose che sfuggono completamente alle leggi della probabilità. Minimo 10 euro dovrebbero darmi, per quell'unica volta in un anno in cui ci riesco.

Sì insomma, parlo di una cosa realistica.

32 commenti:

  1. Ho riso di cuore alla tua prima frase. Grazie.

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  2. Inserire la chiave nel portone dal lato giusto.
    Comprare il sapone prima che finisca.
    Dimagrire rinunciando al Ferrero Rocher.

    Cose semplici, insomma.

    Abbiamo ragione, abbiamo.

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  3. Spezzare un cracker esattamente a metà.

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  4. Scrivere un post riuscendo a far sorridere me oggi è da 10 mila €!
    Geniale!



    Ps: riuscire a ricordarsi al primo colpo quale cavolo di pulsanti devi schiacciare per scrivere € non ha prezzo per me ;o)

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  5. Con la chiavetta USB a me capita spesso di cercare di inserirla, voltarla e accorgermi poi che l'avevo già nella direzione giusta al primo tentativo - ma senza riuscire comunque ad infilarla.

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  6. Un po' come per i cani, che se capiscono il "seduto" poi hanno il biscottino ;P

    perdona l'irriverente paragone , però il tuo discorso non fa una piega, il bisogno di riconoscenza è un'istinto naturalissimo... e se tutto il mondo domani si svegliasse e decidesse di gratificare qualcun altro, però , pensaci, dopo la gratificazione perderebbe valore , in quanto scontata.
    Comunque nel mondo in cui viviamo è già ottimo se la gente ti dice "grazie" ;)

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  7. fare i cookies e dimagrire, troppo?

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  8. Ahahahah oddio quanto sono vere quella della USB e delle medicine dal lato giusto!

    Comunque, detto tra noi, forse gli Assiri li vestiva Enzo Miccio, già allora.

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    1. Ha un po' lo sguardo da mummia in effetti, magari ha anche quell'età.

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  9. ahahahah forse non l'ho beccato mai al primo colpo il lato giusto delle medicine! :)

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    1. Secondo me il lato giusto proprio non esiste.

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  10. "inserire una USB dal lato giusto al primo colpo, aprire una scatola di medicinali non dalla parte del bugiardino"...fantastica.
    Em

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  11. davvero fantastica.
    oserei aggiungere: scendere dal letto e infilarsi le ciabatte senza invertirle. infilarsi il pigiama al buio per non svegliare chi dorme con te e svegliarsi scoprendo di non indossarlo al contrario. il treno che si ferma - per una volta almeno - con le porte proprio davanti a te che lo aspetti. che non si infilino tasche di felpe, passanti pantaloni, maniche larghe nelle maniglie delle porte quando passi di fretta.
    ma forse chiedo troppo...

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    1. Minchia la roba che si impiglia sulle maniglie che odio.

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  12. AHAHAHAH! Fantastico post!
    Anch'io sono del partito "Lindor rosso"!
    Ti seguo :*

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  13. Io credo di non aver mai aperto una scatola di medicine dal lato SENZA il foglietto illustrativo. E con MAI intendo che quando ne prendo in mano una, ci penso e mi dico "non mi freghi, aspetta che ti giro dall'altra parte!!!" ...zac. Ecco.

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  14. Non parliamo dell'esultanza quando stacchi il foglio dal quablock senza strapparne via un pezzo ma seguendo attentamente le lineette

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    1. Ah sì, erano problemi anche miei quando ero giovane.

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  15. che vita complicata, ma tu sei fantastica!

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  16. mi hai fatto venire voglia di premiare il gatto quell'unica volta al mese che non fa la cacca fuori dalla cassetta.
    Miao.

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  17. La vorrei anch'io una Società così.
    Hai un blog che aiuta a riflettere su determinati meccanismi, una casetta virtuale niente male.
    Ti passerò ancora a trovare, buona domenica

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