L'ennesimo post che parla di grassi e magri

La settimana scorsa ho scritto questo post che iniziava con: è qualche giorno che non vedo la gente discutere della questione obesa-curvy-grassa-magra. Poi è uscito il numero di MarieClaire con in copertina la modella taglia 38 ed è scoppiata la polemica. Di nuovo. E anche se si parla di magrezza, tirano fuori i grassi, perché è tutto un calderone e non si capisce più niente.

Quante persone ancora ce lo vogliono dire che curvy è diverso da obeso? Basta gugolare “curvy obeso” per trovare decine di blog che ci spiegano questo complicatissimo e oscuro concetto convinti di essere i primi a rivelarci la grande novità. Alcuni post sono del 2015, alcuni degli anni precedenti fino ad arrivare al 2011 ma fa niente, facciamoli contenti e facciamo l’espressione stupita.


Di più, commentiamo esprimendo la nostra gratitudine per avercelo finalmente fatto capire.

Tuttituttitutti devono dire la loro, e lo sto facendo anch'io quindi taccio e vado avanti, perché quello su cui vorrei concentrarmi è un altro aspetto di tutto questo casino. Chi scrive questi post? Perché mi pare di aver notato che la maggior parte siano taglie 38, che dopo averci informato di essere taglie 38 (o meno). spiegano che la ciccia è bella se non è troppa, che bisogna accettarsi, che si è belli comunque, che se non riesci ad accettarti allora quella è la spinta a cambiare.
È incredibile come le taglie 38 siano così consapevoli di cosa si prova ad avere qualche kg di troppo. Strana coincidenza poi, il fatto che molto spesso queste persone non abbiano MAI avuto qualche kg di troppo e anzi, siano di quelle simpatiche odiose persone che mangiano Nutella alle 3 di notte col cucchiaio e non metto su un etto.

Di solito, dopo 5 minuti la stessa taglia 38 pubblica una foto con la spalla dislocata per far uscire l'osso della clavicola e sembrare sottopeso con didascalia "quando ero magra, due giorni fa". Cioè prima di aver mangiato la pizza.

10 minuti e la stessa taglia 38 parte con un'arringa di difesa alle *troppo magre*, poverine le *troppo magre*. Loro sì che conoscono la vera sofferenza, quella delle persone che ti dicono "ma come sei magra / mangiati un panino" senza rendersi conto di quanto questo le faccia soffrire. "Come se io andassi da una grassa a dirle "magna de meno"" ti dicono, che avrebbe senso come discorso, se non fosse che i commenti alle grasse sono così all'ordine del giorno che nemmeno te ne rendi conto. Tutti commentano le grasse, anche la taglia 38 paladina della giustizia.
Io non vorrei fare lo stesso errore (dalla parte opposta), non vorrei dichiarare di sapere cosa si prova a ricevere commenti sulla magrezza perché è una cosa che non ho mai vissuto. Però non riesco, con tutta la diplomazia e l’oggettività di cui sono capace, io continuo a vedere da una parte gente che dichiara apertamente la propria taglia e dall’altra persone che invece la nascondono e se ne vergognano e quindi no, non penso faccia male allo stesso modo.
Siamo d'accordo che in un mondo ideale né la magrezza né la ciccia sarebbero commentate, ma visto che il mondo ideale non è, difendersi con "come se io andassi a dire una grassa che è grassa" non regge.

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