Ho fatto Marketing e comunicazione, ho studiato su libri che spiegano la psicologia dei consumi e ho ne ho letti per conto mio altri, come "Il punto critico" di Gladwell, pieni di storielle ed esempi che ti spiegano come succede che un autore sconosciuto diventi best-seller, perché una storia raccontata da una persona genera una reazione e raccontata da un'altra genera il nulla, come mai in un particolare momento un paio di scarpe e non un altro diventino "di moda".
E però continuo a non capire.
Mi guardo in giro e non capisco, come fino a un paio d'anni fa nessuno osasse mettersi al collo delle patacche di pietre colorate ed ora i negozi e le nostre case siano piene di statement neckalace, che da sempre il bianco fosse il colore più sfigato per le macchine ed ora tra le macchine nuove 8/10 sono bianche, che l'anno scorso ho comprato lo smalto bianco e mi hanno preso in giro dicendomi che sembrava scolorina, e quest'anno tutte con lo smalto bianco.
È inquietante.
Mi fa pensare a scenari apocalittici fatti di burattini con i fili nel cervello che fanno le cose perché le fanno tutti.
Però intanto mi viene voglia di mangiare da Mcdonald's perché tutti mangiano da Mcdonald's, anche se sono passati 15 anni dall'ultima volta che ci sono andata. Vorrei la Coca cola con il mio nome, e a me neanche piace la Coca cola. Oggi sono andata da Zara e ho preso in mano la gonna-shorts che si vede ovunque, nonostante la vocina nel cervello proveniente dalle mie cosce mi sussurrasse che non era il caso. Ho comprato la crema 1000 usi Be chic perché l'avevo visto da qualcuno. Ogni anno l'agendina Moleskine perché fa figo.
E se in realtà Jude Law fosse brutto, ma la persona giusta al momento giusto avesse dichiarato che è bello e quindi ora tutte le andiamo dietro?
Post assolutamente veritiero! Io lo smalto bianco sono anni che lo metto. Se mi sfottevano pazienza! Almeno ero l'unica ad indossarlo! Spesso mi compravo cose che a nessuno piacevano apposta! Tempo 2 o 3 mesi e ne vedevo a pacchi.
RispondiEliminaForse non deriviamo dalle scimmie, bensì dalle pecore!
No, credo che con Jude Law non sia andata così..:)
RispondiEliminaila
Quanto ragione hai? Me ne accorgo dalla quantità di roba out o considerata tale che c'è dentro al mio armadio. Una cosa l'ho imparata, io non butto niente. Che una cosa out oggi è in domani. E per quanto odi i condizionamenti... cacchio la CocaCola col mio nome la voglio pure io! :)
RispondiElimina[Cmq le macchine sono bianche perché è il colore che costa meno. Se noti, tutte le macchine aziendali di solito sono bianche]
RispondiEliminaIl genio.
Eliminanon è mica più vero. per esempio quando è uscita la nuova 500 il bianco non era neanche più tra i colori di serie (c'era invece il giallo e forse il blu). che poi adesso non si chiama più semplicemente bianco, ma tipo BIANCO GELATO o bianco freddo o minchiate del genere.
Eliminamettere lo smalto bianco è troppo difficile per una come me.
Io sono una gran vittima del marketing, anche se ufficialmente “me la tiro” dicendo il contrario. L’unica cosa che mi frena è un conto corrente limitato e la conoscenza a 33 anni che alcune cose su di me stanno veramente male (es. la gonna a short sembrerei l’orso Balù in tutù).
RispondiEliminaVisto che è un argomento che mi interessa oltre libro che hai citato, conosci qualche testo interessante e per profani da leggere?
Oddio aiuto, ti interessa proprio il tema delle mode? Trovi molto dal punto di vista economico nella collana "Marketing e comunicazione" de Il sole 24 ore. Adesso ho in lista "Low cost" di Rizzo, e A lezione dai Mad men di Savarese.
EliminaSe ti interessa il lato più sociologico c'è Bauman, che tra gli altri ha scritto "Consumo quindi sono", e direi che dice tutto. (però è pesantino)
Analisi e conclusione impeccabili, però su Jude credo si possa sorvolare!! Lui "è" bello!!! :) E sulle macchine bianche ha ragione la Zitella!
RispondiEliminaSolo io non lo sapevo?
EliminaNo vabeh Jude Law é bello come il concetto del bello!
RispondiEliminaHai sicuramente ragione: "va" quello che ci viene imposto, non perché é qualitativo ma perché ce lo vogliono vendere. Io sono laureata in marketing (purtroppo, scelta di cui mi pento) quindi ho un'idea di come viene fatto. Secondo voi qualcuno si metterebbe mai gli UGGs o ascolterebbe One Direction senza azioni di marketing molto mirate? La qualitá e il gusto personale sono morti tanto tempo fa.
RispondiEliminaPeró spesso a me la roba che piace a "tutti" VERAMENTE NON PIACE. E non é per tirarmela o fare l'alternativa. Tutte le persone "giuste" (qualsiasi cosa questo voglia dire) hanno innumerevoli volte dichiarato che Robert Pattinson é figo. E io continuo a non vederlo. Il mio fidanzato addirittura NON CI CREDE: "ma come, dai, non é bello quello?". No, per me é un inglese qualsiasi, qui le strade ne sono piene. Stessa cosa con la Birkin: é una borsa da vecchie. Non mi piace, neanche un po', non importa quante Beckham, Paltrow e simili se la mettono e su quanti giornali appare. Preferisco la mia borsaccia di H&M da trentanove euro.
La Cocacola col nome la posso scordare, il mio nome é troppo raro. Ma il mio fidanzato la ama quindi per lui la troveró sicuramente!
Ma chi ce lo impone? E perché siamo così stupidi da cascarci?
Eliminachissà che bella la gonna di zara...
RispondiEliminaah anche io voglio la cocacola col mio nome.
ma non bevo la cocacola.
Ora ho l'immagine di te che ti guardi allo specchio con la gonna e la faccia schifata.
RispondiEliminaSchifata dall'idea di non poter fare come fanno tutte. Per questo sei andata in giro senza mutande.
Lo smalto bianco? Mai messo! Ma..mai messo uno smalto fino al mio 28esimo compleanno...quando una persona mi ha detto "hai delle mani orrende, non lo sai che le mani sono il tuo biglietto da visita?".
RispondiEliminaPerò la storia della scolorina mi fa ridere...