Chi ha mollato Luca?

I ricordi vengono dalle cose più stupide: da una foto, da un vestito, da una canzone. 

In questi giorni per esempio, mi ritrovo spesso in auto a ridere e piangere insieme, ogni volta che ascolto Mare mare mare che Luca Carboni ha rifatto con Cesare Cremonini e che passa in radio ogni dieci minuti. L’ascolto e rivedo la piccola Michela, al mare con la nonna che durante la passeggiata serale chiede a tutti i signori dei piano bar di cantare Mare mare mare e l’ascolta e la canta con la nonna, mentre la coppa gelato si scioglie e lei va su e giù sul dondolo. I bar al mare avevano sempre i dondoli, una volta, adesso invece è tutto un sedie in legno finto vecchio e in ferro battuto finto vecchio e bancali finti vecchi.

La settimana scorsa si è sposata quella che è stata la mia migliore amica delle elementari e delle medie: compagne di banco a scuola con tanto di lacrime quando erano i maestri a spostarci, compiti ogni giorno a casa mia o a casa sua, svariati diari tenuti a quattro mani, lei che mi copre e dice che ero a casa sua quando andavamo in discoteca la domenica pomeriggio ma i miei non lo sapevano, io che il sabato dietro la chiesa chiacchiero con suo “moroso” perché lei non ha il coraggio di parlarci. Alla fine delle medie la disperazione perché si andrà in due scuole diverse ma “la lontananza non ci dividerà! Saremo amiche per sempre!”, è durata tipo un mese e mezzo. Si è sposata e a me l’ha detto mia mamma, e per una settimana ho rivissuto tutte le medie: quei sabati dietro la chiesa, la Celeste, unica persona in vita mia a cui ho avuto il coraggio di dire in faccia “mi stai antipatica”, i primi pomeriggi in discoteca, i primi limoni.

La cosa strana è però quando qualcosa ti ricorda una cosa che non esiste. 

Ero molto triste quando Mad men è finito, perché Don Draper mi ricorda mio nonno. Mio nonno non era un pubblicitario ricchissimo alcolizzato bugiardo cronico con mille donne, era solo un contadino, era solo un uomo di quel periodo lì. In casa c’è solo una foto, e mostra un uomo alto e magro e bello come Don Draper, con i capelli appiccicati in quella maniera lì degli anni ’60, con i pantaloni larghi a vita alta, la giacca e la cravatta come Don Draper. Mio papà dice che era cattivo, che quando diceva una cosa tutti obbedivano e le prime volte che lui andava a trovare mia mamma gli faceva paura. Come Draper.
Io non ho mai conosciuto mio nonno, quindi quando vedo Don Draper vedo mio nonno.

E poi ci sono invece interi capitoli di vita dimenticati. Tipo Luca, il moroso che a 16 anni mi mandava gli SMS "Buongiorno principessa" e subito dopo "Oh scusa, ho sbagliato numero". Com'è finita? L'ho mollato io? Mi ha mollato lui?

4 commenti:

  1. Eleonora Marini15/06/15, 10:48

    Il tuo post mi ha molto emozionata e per questo volevo dirti grazie.

    Ho un rapporto di amore-odio con i ricordi ma leggere le tue parole mi ha fatto commuovere :-)

    The
    Princess Vanilla

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  2. Esagerata :)
    grazie mille

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  3. Hai appena dimostrato che i ricordi godono della proprietà transitiva dei ricordi e non te ne sei nemmeno accorta.

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  4. No, boh, io ci ho provato ma non credo di arrivarci :(

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