Lo tzusami delle pulizie

Hai presente quelle case nei film, sempre così fintamente disordinate. Con i cumuli di riviste usati come comodino, poltrone trasformate in armadi, tutta la dispensa in una mensola con la pasta messa nei barattoli e lo zucchero messo nei barattoli e i cereali messi nei barattoli. Che io mi faccio influenzare e l’altro giorno stavo per comprare un barattolo con davanti un’etichetta effetto lavagna con l’idea di metterci i cereali e lasciarli fuori invece che riporli nel mobiletto, poi sono rinsavita.

Non è mica così quando vivi da solo, quell’effetto disordinato ma non troppo, il disordinato bello da vedere non esiste.
Esiste invece il disordinato che a un certo punto non sai dove sono i calzini con i fiocchi di neve e li ritrovi seppelliti sotto un mucchio di altra roba, che devi preparare la cena ma non hai pentole pulite, che ti devi mettere il fondotinta e non hai spazio per appoggiare la boccetta.

Ebbene, succede. Succede anche se sei una persona tendenzialmente ordinata. Succede anche se sei una persona tendenzialmente ossessiva. Succede.

Succede che ti spogli e lasci i jeans sopra il letto, tanto per dormire te ne serve metà. Succede che fai la doccia, prendi le mutande per cambiarti e lasci il cassetto aperto. Ti asciughi i capelli, hai il phon appoggiato sul mobile e staccare la spina e rimetterlo via costa cooooosì taaaaanto sfooooorzo. E poi ceni e hai sporcato solo un piatto e una pentola e allora lasci lì, poi il giorno dopo fai colazione e cosa fai, sciacqui la tazza quando hai anche il piatto da lavare, e poi a cena succede che hai da fare e non hai voglia e lasci là e niente. Poi apri la posta e metti la busta sul tavolo e pensi “la butto dopo”. Un accumulo di insignificanti piccole cose, che fatte immediatamente richiederebbero 4 secondi l’una e che finiscono per sommarsi e trasformare la tua casa in un campo rom.

E alla fine ti guardi intorno e ti viene l’esaurimento nervoso e inizi a sistemare con metodo “onda tzunami” partendo da un angolo della stanza che vuol dire appendere la giacca all’attaccapanni e ripiegare il plaid del divano e finisci per fare due lavatrici e lavare i piatti e pulire anche le tazzine del Barcellona che ti ha lasciato la proprietaria e che hai infilato in fondo in fondo al mobile e che non vorresti vedere mai più e lavare i bagni e cambiare le lenzuola e anche il coprimaterasso. 
Il tutto in preda a un entusiasmo inconcepibile. 
Di solito dopo le 11 di sera.

4 commenti:

  1. la funambola12/05/15, 19:18

    Sottoscrivo, ma aggiungo che faccio così perchè non provo soddisfazione a riordinare poco alla volta. Non si nota ;)

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  2. Credo si tratti di quella sorta di raptus frenetico che in tribunale il tuo avvocato userebbe per farti rimaner dentro cinque anni e non dieci. Perchè non si sa mai, magari per sbaglio infili il fidanzato in lavatrice e ti denunciano per pulizie illecite.

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  3. Ahaha è vero, da una parte è vero, ma è anche bello avere sempre tutto sistemato dai

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  4. In effetti non ho un fidanzato, per fortuna?

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