Il maledetto open space

Quanto può essere brutta la vita nell’open space lo capisce solo chi ha lavorato in un open space.

Sì certo, alzare gli occhi dal pc e vedere facce umane è bello, puoi distrarti e fare due chiacchiere con i colleghi, qualche volta ritrovi quell’atmosfera di fare tutto insieme come durante i lavori di gruppo che era tanto bella [i commenti “uuuh io li odiavo” saranno bannati dall’internet intero].

Poi ti ritrovi la capa che si sente sola nel suo ufficio e ha voglia di chiacchierare e viene col suo bel black-berry a sedersi accanto a te e chiacchierare con la gente che hai intorno. In più ti ruba la penna blu, penna che tu hai con tanta fatica scovato in un’azienda sovrappopolata di penne nere. 
Una legge tutte le e-mail ad alta voce e ad alta voce fa la telecronaca di tutto quello che fa “devo segnare questo nell’agenda / Adesso rispondo a X / Poi ho la riunione con Mario, poi con Gino e poi con Piero”.
Quello soprannominato Direttore generale perché un sacco umile, che esce dal suo ufficio [singolo, ndr] e dotato di porta, sbraitando e sbuffando e bestemmiando, come se lavorasse solo lui. 
Quella che telefona in vivavoce, a un collega che si trova in una stanza a dieci metri di distanza. 
L’avvocata [anche lei dotata di ufficio singolo], che telefona girando intorno alle scrivanie. 
Quello che camminando fa più rumore di tutti i Signori dei cavalli di Rohan messi insieme. 
Il capo per modo di dire che non ha mai voglia di far niente e come un’ape sui fiori passa di scrivania in scrivania a chiacchierare. 
Quella che cammina in giro facendo scattare il tappino della penna alla velocità con cui un colibrì sbatte le ali. 
Quella che ha caldo, lavora in canottiera e apre tutti i finestroni nonostante ci siano 5 gradi. 
Quello che ha i cali di zucchero ed apre una merendina o un sacchetto di biscotti ogni mezz’ora. 
Quella che passa e fissa i computer di tutti.

Quella che passa 10 volte. E 10 volte ti dice ciao. E tu 10 volte le devi sorridere.
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao

7 commenti:

  1. Ce l'ho anch'io quella che telefona col vivavoce, ma che problemi hanno?

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  2. Ti capisco benissimo... ho lavorato in un ufficio con open space per tre anni... zero privacy e un sacco di rotture di scatole...!!!

    The Princess Vanilla

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  3. Ecco, nel mio attuale ufficio siamo in tre e si sta benissimo, nel vecchio ufficio eravamo in 7 con gente che andava e veniva e fino alle 15 c'era spesso casino e quando dovevo scrivere i report era la morte, ma almeno ci facevamo qualche risata. L'unica cosa che odiavo era LA RADIO, tenuta accesa da un collega e che mi dava veramente un fastidio boia. Adesso nel nuovo ufficio però c'è il mortorio.

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    1. Ecco, c'è così tanto casino che quando sono esasperata mi metto le cuffie con la musica per isolarmi, per dire

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  4. E poi, la butto li, ma una mia amica si lamentava sempre perché a lavorare in open space non si può scopare.

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  5. Ovunque io abbia mai lavorato, sono stata SOLO in open space. Sempre. E TUTTI l'hanno sempre odiato appassionatamente a parte me. Non riesco a immaginare il dover lavorare in una stanzetta DA SOLA oppure con 2-3 altre persone, mi viene la claustrofobia solo a pensarci. L'unico lato negativo che riesco a trovare nell'open space é che tutti vedono cosa fai sullo schermo, impedendomi cosí di dedicarmi ai quiz su Facebook.

    Peró devo dire, un vero open space comporta che anche il capo stia in open space, com'é accaduto in tanti posti dove lavoravo.

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  6. Il mio ufficio non è open space, ma quando le mie colleghe telefonano posso sentire la loro conversazione attraverso i muri e la porta chiusa, che neanche un megafono fa quei decibel... poi però quando io telefono mi fanno segno di abbassare la voce o addirittura chiudono la porta, perchè IO le disturbo. Va' a capire...

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