La tradizionale lista mostra diversi libri in grassetto, che è cosa buona e giusta (sono quelli che mi sono piaciuti e che consiglio), ma sopratutto tra questi ci sono diversi autori che non avevo mai letto, e quindi belle scoperte che mi sto portando nel 2017 - alcuni proprio sul comodino.
- L'uomo duplicato - Saramago
- Libertà - Franzen
- Una cosa divertente che non farò mai più - Foster Wallace
- La verità sul caso Harry Quebert - Dicker
- Il cardellino - Tartt
- Questa notte mi ha aperto gli occhi - Coe
- L'amore non guasta - Coe
- La ragazza del treno - Hawkins
- Emma - Austen
- Il confessore - Nesbo
- Trilogia della città di K. - Kristof
- Guida galattica per autostoppisti - Adams
- Pastorale Americana - Roth
- Il piccolo amico - Tartt
- La luna e i falò - Pavese
- Woobinda - Nove
Saramago continua ad essere una certezza e lo sto centellinando perché lui stesso potrebbe scrivere un libro sulla reazione del mondo quando non ci saranno più libri di Saramago da leggere. L'Uomo Duplicato lo metto al secondo posto dopo Cecità, ti prende proprio allo stomaco e non lo metti mai giù.
Libertà di Franzen è molto bello, lui è in grado di analizzare l'uomo come pochi altri, ma continuo a trovarlo un autore difficile (SI' SONO STUPIDA) e quindi non lo metto tra i preferiti dell'anno. Mi ha invece totalmente conquistato David Foster Wallace con Una cosa cosa divertente che non farò mai più, che non è un romanzo ma un saggio e so che saggio è una parola che fa paura, ma questo fa ridere. Io pensavo di essere una persona brillante, ma a confronto sono tristetristetriiiste. No ok non è che voglio paragonarmi a DFW, ma noi, noi tutti, popolo dell'internet che viviamo di tweet simpatici, gif e meme, noi ci crediamo tanto sarcastici ma siamo dei dilettanti. E voi, se vi ritrovate in queste tre righe qui sopra, questo è il libro per voi.
Spinta dall'entusiasmo avevo deciso anche di affrontare Infinite Jest e poi La scopa del sistema, come raccontavo qui. Purtroppo durante l'anno non sono arrivati momenti migliori che mi hanno permesso di leggere il primo o di riprovare con il secondo (ho lavorato durante tutta l'estate e anche a Natale che bella la vita - ok questo è un altro post).
Il quarto e quinto sono i libri che ho regalato a mia mamma per Natale e poi rubato, ho molto da dire su tutti e due per motivi completamente diversi: La verità sul caso Harry Quebert è stata la grande delusione del 2016, non perché sia il libro più brutto della lista (non lo è), ma per la differenza tra aspettative e realtà. Ne avevo sentito parlare moltissimo, da tante persone e sempre bene, è stato un caso editoriale e ce n'erano pile in tutte le librerie (ok questo di solito è un campanello d'allarme, ma qui non c'era l'aurea da libro di merda) e invece è stato una vera delusione: un thriller molto semplice e lineare, banale e che non sorprende mai. Non bruttissimo, per carità, però MEH. Diciamo leggibile, adatto a quei periodi in cui non riesci a leggere niente e hai bisogno di un libro leggere che vada via liscio e ti faccia riprendere il ritmo, infatti è piuttosto lungo ma va via velocissimo. Una cosa più dignitosa di I love shopping, dai.
Il cardellino è invece BELLISSIMO. Se n'è parlato abbastanza ma non abbastanza, mi è piaciuto così tanto che l'ho regalato a Natale - e sappiamo com'è difficile regalare libri a persone che leggono. Anche questo piuttosto lungo ma credo di averlo letto in tre giorni perché non riesci a staccarti, e ho subito messo Donna Tartt nella lista degli autori da conoscere meglio. Verso la fine dell'anno ho letto di suo anche Il piccolo amico, che ho trovato piuttosto bruttino al punto da pensare di non averlo capito fino in fondo, per poi scoprire che è considerato il suo libro peggiore. Conto di rifarmi con Dio di illusioni che ho già a casa.
I due libri di Coe (arrivati entrambi da Bookmooch) sono piuttosto trascurabili, carini, leggibili, ma niente di speciale o che si avvicini a La casa del sonno, che rimane il mio preferito di Coe.
La ragazza del treno, qualcuno deve avere il coraggio di dirlo, è semplicemente BRUTTO. Smettiamo di parlarne perché davvero qui il caso editoriale non si spiega, siamo davvero al livello di I love shopping, solo di un genere diverso. Oltre che una storia banale e un thriller senza suspance è proprio scritto malino, con frasi che sembrano pensierini.
Fa sempre parte del mio progetto di conoscere Jane Austen la lettura di Emma, un libro molto bello in cui sembra incredibile ma puoi riuscire ad odiare tutti, proprio tutti, per prima lei protagonista. Ho parlato molto da sola leggendo questo libro perché gli insulti che pensavo non potevano rimanere inespressi.
Il confessore di Nesbo è un thriller non molto thriller, non male ma nemmeno niente di entusiasmante, non credo che il genere thriller svedese sia esattamente roba mia.
Quando ho finito La trilogia della città di K mi sono molto arrabbiata perché ne ho parlato sui social e tutti lo conoscevano e nessuno mi aveva detto niente. Amici, questi sono i libri di cui bisogna parlare di più. Consigliatissimo anche a chi (come me) non aveva mai nemmeno sentito nominare il titolo.
Guida galattica per autostoppisti l'ho letto per sfida personale, non so perché avevo in antipatia questo libricino bibbia dei nerd di tutto il mondo. Lo metto tra i libri consigliati perché ci sta, va letto per capire il genere e tutto il fanclub che ci sta attorno, devo dire che mi ha fatto anche un po' venire quell'invidia che ho sempre per quegli scrittori che si sanno inventare interi mondi, ma purtroppo Douglas Adams non avrà un posto nel mio cuore.
Pastorale americana era nella lista di (due) libri che non sono riuscita a finire (insieme a Lessico famigliare della Ginzburg), e onestamente non so perché. L'ho recuperato dalla libreria che aveva ancora il segnalibro a pagina 50 e ricordo che ci avevo provato più di una volta. Ho un po' paura a parlare perché conosco diverse groupie di questo libro e ogni volta che provo a dire qualcosa questo si trasforma in "allora ti ha fatto schifo". Allora mi limito a dire che non è una passeggiata, ma è molto bello, e ci sono alcuni passaggi di cui è facile innamorarsi.
Rimane il fatto che, in ogni modo, capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite... Beh, siete fortunati.La luna e i falò è in questa lista perché ogni tanto mi piace rileggere i classici che tra medie e superiori erano nella lista dei 30 libri da leggere per le vacanze. Molti sono romanzi di formazione che già mi erano piaciuti ma sono convinta che la metà non li ho capiti fino in fondo, e mi piace riscoprirli.
Ho finito l'anno in stranezza con Woobinda di Aldo Nove, uno strano libro di strani racconti scritti in modo strano, che a tratti ti fa venire le rughe tra le sopracciglia a pensare "ma perché?" e a tratti fa ridere. Sono molto curiosa di leggere altro di Aldo Nove, magari non nel genere racconti.
Come detto, ho già un comodino impegnato dalla Tartt, Aldo Nove, Saunders (che non conosco ma mi è stato consigliato). C'è sempre anche Delitto e castigo che ho paura di affrontare. Vorrei leggere qualcos'altro di Pavese e magari qualcosa di Calvino. Voglio assolutamente continuare con Easton Ellis e sono sempre alla ricerca di qualcosa di fantasy che valga davvero la pena.
Se qualcuno vuole consigli nella pagina Books ci sono tutte le liste aggiornate per anno, mentre sotto il tag Books tutti i miei post in cui vagamente parlo di libri (no recensioni perché non mi piacciono - non le so fare - non le voglio leggere).
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