Ho letto La ragazza del treno, ed è colpa di David Foster Wallace.

Ogni tanto succede che resto incastrata in un libro. Può essere colpa del libro in sé o colpa mia, che non sono concentrata o sono stanca o semplicemente in quel periodo ho bisogno di un altro tipo di storia.
Resto incastrata e non riesco ad andare avanti, leggo poche pagine per volta la sera a letto e mi viene sonno subito, anche se sono solo le 22. Allora qualche sera non leggo più, inizio una nuova serie tv, lo riprendo nel fine settimana ma non mi ricordo più dov'ero arrivata, cos'è successo prima, chi si chiama come. E lo lascio là. Finisce che non leggo più, a volte per settimane.

E tutto questo perché non mi piace abbandonare i libri, anche se li trovo troppo pesanti o non mi piacciono, non mi decido a iniziare qualcos'altro.
Per la cronaca, i miei grandi insuccessi erano fino a pochi giorni fa solo due: "Lessico famigliare" della Ginzburg quando ero a scuola, "Pastorale americana" di Roth, qualche anno fa (prima o poi li riprenderò, di certo non riesco a vivere con la consapevolezza di questo insuccesso a lungo).

Per uscire dal circolo vizioso devo leggere un libro demmerda, di quelli che leggi in quattro ore e quando li hai finiti odi il libro, i personaggi, l'autore e te stessa per aver avuto la malsana idea di iniziarlo. Odio tutto, ma riprendo il giro e mi torna voglia di leggere.

È per questo, caro DFW, che è colpa tua se ho letto "La ragazza del treno".

Ho letto fin'ora solo un paio di sue cose, qualche racconto e "Una cosa divertente che non farò mai più", che davvero mi ha fatto ridere tantissimo. Non so se avevo mai riso leggendo un libro, pianto sì, un sacco, ma riso mai. Lo leggi e ti senti male perché pensi a Noi, qui sull'internet, che pensiamo di essere geniali e di far tanto ridere e invece siamo solo dei dilettanti.
Allora sono partita per la maratona, sulle ali dell'entusiasmo. Come quando ho letto Palahniuk tutto di seguito o Welsh. O Hornby
Sono partita alla grande ovviamente, partiamo dal capolavoro, partiamo da "Infinite jest".
Prendo il mio kindle e leggo, leggo, leggo, ero abbastanza tranquilla, il libro passa da un personaggio all'altro apparentemente senza connessione tra loro (si spera che poi si spieghi qualcosa, in realtà conoscendo il personaggio non è detto ma vabbè) però non è pesante. Tra l'altro, pensavo che il kindle non funzionasse perché avevo letto per ore e la percentuale di lettura era ancora all'1%.
Poi sono andata in libreria e l'ho visto.
"Ah ecco perché sono ancora all'1%".

Non ce l'ho fatta, ma senza patemi, ho lasciato stare e ho deciso quando avrò qualche giorno di ferie, quando non avrò problemi ad andare a 200 pagine al giorno. Ma non si tratta di un abbandono, è solo un rimandare.
Non potevo però rinunciare alla maratona e ho iniziato LUI.
La scopa del sistema.
...
...
...
Mi ha ucciso. U.C.C.I.S.O.
L'ho iniziato da almeno un mese e mezzo, sono arrivata quasi a metà, mi sono addormentata quasi tutte le volte che ci ho provato, ho guardato 2 stagioni di Chicago PD, poi finalmente mi sono decisa e ho lasciato stare.

E arriviamo a "La ragazza del treno", che mi ha cacciato mia mamma perché secondo lei è proprio bello.
E devo dire sì, è abbastanza brutto: un thriller senza un minimo di suspance e che non ti mette agitazione non è il massimo devo dire.
Però l'ho letto in due giorni, ieri sera sono addirittura rimasta sveglia fino a mezzanotte per finirlo.

E stasera mi devo cercare un altro.

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