Scrivere per scrivere

Mi piace scrivere. Inteso proprio come esercizio di scrittura.

Anche le cose semplici come la lista della spesa, che la butti giù un po’ alla volta quando ti vengono in mente le cose magari mentre ti stai lavando i denti, poi la prendi in mano per andare al supermercato e la vedi tutta disordinata: io la ricopio. A volte scrivo una parola su un foglio e la penna scrive bene e mi piace come ho scritto quella parola e allora la ripeto su tutto il foglio in modo ossessivo. Magari c’erano altri appunti su quel foglio e allora mi tocca ricopiare tutto, ma non è un problema. Ripeto soprattutto le parole che si possono scrivere senza staccare la penna del foglio. Spesso mi alleno a fare la mia firma, però poi quando devo firmare davvero non mi esce mai come vorrei. Tante volte scrivo i nomi degli altri e faccio la loro firma.

Ci sono giorni in cui scrivo bene e le lettere sono tutte inclinate alla stessa maniera e giorni in cui scrivo male e disordinato. Mi piace scrivere in corsivo, ma non tutte le lettere: non sono capace di fare la b e la h come alle elementari, la a mi esce a volte in corsivo e a volte in stampatello. Ci sono parole in cui le m e le n mi vengono con la pancia e altre in cui mi vengono a onda, quelle che tutti odiano perché non si capisce mai se è una m, una n, una i, e devi stare a contare le punte ma tanto non serve a niente perché quando scrivi così, scrivi a caso. A volte scrivo solo in stampatello, quando mi escono le lettere alte uguali e appiccicate ma non troppo.

Non sono capace di scrivere sui fogli bianchi: mi servono le righe o i quadretti ma che siano chiari e non troppo invasivi. Odio scrivere sotto dettato perché sono lenta. A volte all’università prendevo appunti sul portatile, perché altrimenti non stavo dietro al prof. Se devo scrivere tanto devo essere in vena: ho quaderni interi scritti a mano ma anche libri interi riassunti a pc. Ho tenuto alcuni quaderni delle superiori pieni di schemi perché mi piace come sono scritti.


Quando ero alle elementari e vedevo una grafia che mi piaceva cercavo di copiarla e mi allenavo a riprodurre le lettere più belle finché mi veniva naturale farle così: ho avuto il periodo della f in corsivo con la pancia sia sopra che sotto, mentre passare dalla s corsiva alla s in stampatello è stata piuttosto dura. 
A volte lo faccio ancora.

5 commenti:

  1. all'università c'era un corso di bella calligrafia.
    credo che solo in Cattolica ci sia effettivamente la possibilità di seguire un corso così antiquato...
    però mi è piaciuto imparare ad usare una stilografica e apprezzare i contorni di parole che uso molto spesso, e che diventano tutt'un tratto belle...

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  2. Mentre leggevo questo post tra le righe rivedevo me stessa :) abbiamo la stessa fissazione per la calligrafia , con questo pero continuo a cambiarla continuamente in base all' umore non mi sono mai data pace , noj ho mai trovato quella che davvero fosse la mia e di nessun altro. Semplicemente ogni giorno diversa .ahahah un bacio

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  3. Molto affascinante il tuo post, mi ha ricordato me da piccolina... avevo la stessa fissazione!!!

    The Princess Vanilla

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  4. Anch'io ho sta cosa dell'estetica della scrittura.... sono affascinata dalle belle calligrafie e terrificata da quelle brutte :-P

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  5. Mentre leggevo mi sono rivista in tutto! Impressionante!

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