Blogger ti odio

Odio i post cosiddetti "di servizio", quelli dove il blogger ha le comunicazioni da dare. Li odio perché non considero la "figura del blogger" una figura che deve dare comunicazioni in veste ufficiale, a dirla tutta non mi piace nemmeno la definizione di "blogger" ma preferisco dire "uno che ha un blog". Io lo considero ancora un diario personale che legge anche qualcun'altro, non mi piace quando ci sono dei cambiamenti e la gente scrive Ehi, ho cambiato template!!, eh, chissene, lo vedo da sola senza che tu ci faccia un post, Non sto postando perché non ho niente da dire e a cosa serve che tu scriva questo allora, Scusate l'assenza, prometto che tornerò a postare più spesso eh? ma ti obbliga qualcuno?
Odio i post "di servizio" perché rovinano l'estetica di un "flusso di pensieri" che non c'entrano niente l'uno con l'altro ma magari un po' sì. Tra parentesi, non mi piace nemmeno quando i "blogger" dicono "i miei lettori", mi viene da pensare ma chi sei? o quando qualcuno dice Cosa volete che scriva? Cosa vi piacerebbe leggere? come se fossero una figura importante da cui qualcuno si aspetta qualcosa. No, no e no.
In fondo per me questa, è tutta una cazzata.
Opinione mia, ovvio, e avrei potuto tenerla per me e ognuno è libero di fare come crede.

Bene, lascio da parte questa digressione polemica, che sparirà tra qualche giorno quando questo post avrà espletato la sua funzione (perché io ci tengo, all'estetica del mio blog) e vado avanti.
Scrivo questo post "di servizio" perché sto avendo dei problemi con Blogger, oppure sono io che sono impedita, può essere.
È capitato più di una volta che post che avevo programmato per essere pubblicati qualche giorno dopo siano stati pubblicati subito, e quindi li ho cancellati e ripubblicati incasinando chi segue tramite i feed.
Stavolta avevo scritto un post e l'avevo salvato nelle bozze, ma era solo per me, non lo volevo pubblicare. E invece l'ho trovato pubblicato stamattina, con tre commenti.
Mi spiace ma l'ho cancellato. Se vi trovate nei feed un link che porta ad una pagina vuota è colpa mia, scusate. Chi usa google reader potrà ancora leggerlo ma vabbè, non importa.

Ecco tutto qua, fine comunicazione di servizio.

26 commenti:

  1. Sto iniziando ad odiare anche io blogger...
    E in effetti è una settimana che non pubblico niente, e sono cacchi miei il motivo, però sono d'accordo con te. Fare un post di "scusate l'assenza" non è nemmeno nel mio stile...

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  2. Ma questo sarebbe un post di servizio, non di servizio? O_o

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    1. È un post di servizio perché della gente mi ha chiesto se sono idiota che pubblico-cancello-ripubblico post a caso.

      E siccome sono coerente ci metto dentro che odio i post di servizio, sì.

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  3. Quando ho cominciato ad avere un blog scrivevo tutto ciò che odi tu: "ho cambiato template", "scusate ma chiudo per un po'", "torno presto" etc etc.
    Adesso - ci pensavo giusto stamattina - mi dico che sono cose senza senso, perché appunto la gente vede che cambio template, vede che non scrivo e se gliene frega qualcosa chiederà il motivo etc etc.

    Comunque ho letto spesso in giro che Blogger sta dando di matto. Bisogna avere pazienza, sentirà la primavera anche lui forse...

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  4. Condivido la tua avversione per i post di servizio, più che altro perchè, molto spesso, scadono nell'ovvietà: preferisco che tu mi racconti cos'hai mangiato a pranzo, piuttosto che leggere che hai cambiato template, fatto di cui, se ho un minimo di accortezza, riesco benissimo a capacitarmi da sola. Trovo invece un senso a chi si rivolge ai "lettori" e domanda cosa vorrebbero leggere: credo assolutamente che scrivere un blog sia un piacere, e pertanto un atto spontaneo, ma penso che questo modo di porsi non sia dettato magari da una certa pretenziosità, ma miri ad instaurare un rapporto più piacevole con il lettore, così chiamato perchè decide di seguire in maniera più o meno assidua gli scritti di un'altra persona, e con cui, naturalmente, fa piacere interagine. Ragion per cui gli si domanda se ha gradito l'argomento di cui hai parlato, di cosa gli piacerebbe che parlassi, che aspetto della tua persona gli piacerebbe conoscere nella prossima chiacchierata virtuale. Io, perlomeno, la vedo così :)
    Ti seguo già da un po', ma il mio blog è neonato, se ti va facci un salto... Mi farebbe piacere!
    Ciao :)

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    1. ora faccio un salto a vederlo anch'io ;-)

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    2. Invece secondo me no: rivolgersi ai propri lettori, chiedere "di cosa volete che scriva" pone il blogger (brrr) in una posizione di superiorità che non mi piace neanche un po'. Il blog è mio, scrivo quello che voglio e non quello che la gente vuole leggere.

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  5. oggi è una pessima giornata in effetti.... -.-

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  6. Ma tu sei passata all'interfaccia nuova di blogger?

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    1. Sì, cioè non ho fatto niente per farlo, ma sono mesi che ho quella nuova.
      Mi piace e mi trovo bene, ma mi fa dei casini quando voglio programmare i post e non pubblicarli subito.

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  7. Ciao! La frase "miei lettori" suona molto come "i miei fan". Terribile e auto celebrativa. Io personalmente mi rivolgo a loro con "i miei sudditi".
    Blogger mi ha fatto pensare di essere diventata deficiente di botto, dico solo questo... Altro che tecnologia intuitiva!

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  8. Certe cose hanno un senso limitato nel tempo, altre sono eterne ed universali. Un blog ch'è un diario di pensieri personali, un po' come il diario di Anna Frank, merita di rimanere nella storia e nella memoria collettiva. Non cancellare questo post, è bello, non rovina nessuna estetica. Ciao.

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  9. Condivido la tua avversione. Non tanto per blogger, quanto "per i blogger". Eccheccazzo, tutti che si sentono il prossimo fenomeno mediatico? E che vanno in giro a commentare a cazzo il più vasto pubblico possibile, a mo' di markettari, per ricevere tanti commenti? Bah.

    OT: Anche io ti suggerirei di non cancellarlo, questo post. E' bello. :)

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  10. io sono una "novellina" in fatto di blog, però te sei gagliarda


    http://all-aria.blogspot.it/

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  11. ho google reader ma il post nonpost non l'ho letto nè trovato ;)

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  12. Io ho iniziato ad essere più selettiva, ci sono cose che sopporto poco nella vita reale, figuriamoci se me le vado anche a cercare nei blog.
    Ci sono blog però che mi piacciono, scritti da persone che reputo intelligenti, in cui ci stanno bene anche i post di "servizio" ogni tanto (tipo il tuo).

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    1. No per favore, non ogni tanto: primo e ultimo, promesso.

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  13. C'è ancora chi lo utilizza come uno spazio personale.

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  14. ma...ti dirò da un lato condivido, dall'altro non tanto. Cioè io ho un blog, e ci scrivo per il piacere di scrivere e ci scrivo quando ho qualcosa da scrivere, consapevole che (forse) qualcuno leggerà.
    Ma proprio per questo spesso mi capita di "parlare con i miei lettori", credo sia inevitabile. Non mi sento nessuno per questo, ma se scrivo consapevole che qualcuno leggerà, è normale che parli con loro. No?!
    ....forse mi sfugge qualcosa?

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    1. Ma no, certo. Non sono depositaria dell'unica giusta verità, questo è solo quello penso io, che mi piace e non mi piace.

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