Dell'andare a vivere da soli senza morire di fame e di ansia

Quando ero all'università ripetevo come un mantra "dopo la laurea tempo un paio di mesi trovo lavoro e me ne vado di casa". Povera illusa.
Si sono messi di mezzo i lavori del week-end, gli stage a 300 euro, le cicatrici, imprenditori che promettono e non mantengono e sono ancora qua, dopo tre anni. Minchia sì, sono passati tre anni e io ancora qui con la sindrome di Peter Pan.
Quest'estate, il giorno dopo aver firmato il contratto ero già sul sito di Maison du Monde a riempire la wish-list di divani con l'isola, librerie giganti, accessori per la cucina e poltrone marroni tipo quelle vecchie che si vedono su Mad men.
Passo da Maison du Monde a Ikea ad Amazon trovando le cavolate più bellissime e più inutili del mondo, tipo sticker da muro a forma di lampione a cui aggiungere chiodi per fare un appendiabiti. Sfoglio Pinterest sognando monolocali giganti con cucina e salone insieme e solo un separé a dividere dalla camera. Sogno l'appartamento in cui vivevo 15 anni fa, con i suoi soffitti altri 15 metri e la mia camera talmente grande che ora ci farei stare tutta la casa. Cerco appartamenti su immobiliare.it insultando quelli che inseriscono un prezzo d'affitto basso e spese di condominio pari a un terzo dell'affitto, seleziono le case con criteri come la vicinanza al lavoro, la spesa e altri validissimi come la vicinanza al mare e lo spazio per un soppalco. Faccio conti su conti per capire quanti soldi servono veramente per vivere da soli, chiedo a chi già lo fa e nessuno mi risponde, MALEDETTI.
Ho le mie cifre in testa, e sono più o meno arrivata alla conclusione che il mio stipendio mi basterebbe per vivere una vita decente [con pochi svaghi, pochi vestiti e pochi Woolrich e sempre in dieta] ma che probabilmente andrei in difficoltà in caso di spese extra tipo l'assicurazione della macchina. La soluzione è avere una certa base in banca per sicurezza, quindi se ne parla seriamente verso l'estate.

C'è poi il piccolo dettaglio della fottutissima paura di ritrovarsi da soli, di non farcela, di dormire la notte da soli, io che a volte mi sveglio dopo un brutto sogno e prendo l'orso Orso dal comodino.
A quella non avevo pensato, quand'ero all'università.

16 commenti:

  1. Ciao!
    Bè ma gli orsi sul comodino si possono mettere anche nelle case nuove, per sicurezza :-)

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    1. Vero. Ma i cimici chi li butta dalla finestra?

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    2. ecco infatti, stesso problema mio

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  2. Una volta superato l'ostacolo dei soldi credimi, non ci sarà nessun problema. Dormire da sola poi, sarà un piacere.

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  3. Quando puoi buttati che è morbido! ;-)
    Te lo dice una che è uscita di casa a 24 anni, vedrai che bellezza stare da soli, o meglio stare senza genitori! ;-)

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  4. Sono andata via di casa con uno stipendio da fame (era ancora in lire, netto in busta 900mila lire, oggi sarebbero circa 450 euro). Più della metà se ne andava per le spese, quel poco che avanzava bastava a sopravvivere. Quando andavo a trovare mia mamma facevo "la spesa" nella sua dispensa e la sera andavo solo dove c'erano amici che mi facevano entrare gratis e mi allungavano un drink di straforo.
    PERO'. Tornare a casa, la tua casa, senza nessuno che ti dice abbassa la musica, hai fatto tardi, alzati che devi aiutarmi a pulire.... E' una goduria. Anche senza soldi in banca (quelli, poi piano piano inizi anche a metterli da parte).

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  5. Vivere da soli è bello se non devi fare 7 traslochi nel giro di circa 2 anni... tanti saluti da Monaco di Baviera, dove la ricerca della casa è una lotta all'ultimo sangue tipo Battle Royale.
    PS: nonostante tutto però ne vale la pena, e una volta messo piede fuori casa e annusata la libertà non vorrai più tornare indietro! :-)

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    1. Non puntavo a fare 7 traslochi in effetti.

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  6. Vabbeh non tocchiamo il tasto, và!

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  7. Ah quanto ti capisco, ma l'essere indipendenti supera qualsiasi paura!

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  8. Il letto più grande è più comodo è, con il vantaggio che non c'è tua madre che passa l'aspirapolvere la domenica mattina ;)

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  9. andare via di casa per me è stato un toccasana, ma non perché non avevo più mia madre per casa e bla bla, ma perché ho imparato a gestirmi meglio, a gestire me stessa e una casa. Ti sveglia tanto uscire dal bozzolo.
    a essere sincera avevo più paura di dormire da sola a casa dei miei che in un appartamento in una città che non era la mia.
    Ma ti consiglio di farlo quando ne avrai la possibilità, o meglio quando avrai a disposizione quanto per mantenerti in modo decoroso e far fronte alle emergenze (assicurazione, pc che si rompe, auto, dentista, medico...).
    Marta
    @ILNemico

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    1. È quello che intendevo con "base in banca", infatti.

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  10. L'orso sul comodino non deve mancare mai, neanche quando la casa cambia ;)

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