Spoiler alert - No ma figurati

Ho l'astio dentro in questi giorni, per un sacco di cose. Tra le più sceme per cui provare astio ci sono gli spoiler.
Stanno finendo le serie tv e c'è la gente che commenta su Twitter (parte subito il defollow), che chiede opinioni con post sui blog (vi cancello da Bloglovin), le gif e immagini su Tumblr. Sì io potrei farmi una vita e smetterla di passare il tempo sui social, ma questo è un altro discorso.

Dato che ne seguo un milione, di solito questo è un periodo a livello ansia +400:
- Seriiina Vanderbuzzen si butterà finalmente nel fiume Hudson, annegando con le sue minigonne e i capelli fluenti? 
- Emily Thorne si farà il barista supergnocco lasciando perdere lo scemo con la faccia da scemo? 
- House riuscirà a trovare qualcuno veramente malato di Lupus? 
- Snowwhite diventerà un po' meno idiota? 


Quest'anno no. Quest'anno sono indietro con TUTTE le serie tv. 
No occhei non tutte. Ho tenuto il passo con Fringe e Grey's Anatomy perché devo vedere McSteamy e Avery nudi (mi sogno la notte Avery che nel bagno alza di peso la tizia con una sola mano e poi XXX) mentre Fringe è Fringe e non ci sono parole. 
Le altre le ho lasciate là, indietro di 4-5 puntate.

La colpa è di Lost, che ho iniziato circa due mesi fa. 
Due mesi - Ho finito ieri la quarta serie - E' una malattia. 
Viaggio alla velocità di circa a due puntate al giorno. 
Perché non l'ho guardato prima? E' finito da un paio d'anni e non mi era mai venuto in mente, eppure vedevo la gente intorno a me superfissata. A pensarci forse meglio così, ad aspettare di settimana in settimana e di stagione in stagione sarei morta. 
Arrivano le 21-22 e sento il bisogno fisico di guardarlo, non posso farne a meno. 
L'altra sera volevo cambiare, mi son messa a guardare Once upon a time e nella mia testa una vocina ripeteva In questo momento potresti guardare Lost In questo momento potresti guardare Lost In questo momento potresti guardare Lost. Non ce l'ho fatta e ho spento.

Mai vista una serie così: gli infarti per lo spavento, le lacrime, l'agitazione, i brividi. 
Tanti brividi in un sacco di momenti. E soprattutto il non capire un cazzo di niente per il 99% del tempo è una cosa fantastica.
Lo dico ora finita la quarta serie ma soprattutto la terza: gli ultimi 15 episodi sono la cosa più bella che io abbia mai visto in un telefilm, e il finale di stagione è troppo per essere commentato a parole.
Quando apro la cartella sul pc e vedo che ho ampiamente superato la metà mi viene già male. Come farò quando sarà finito? Che ne sarà della mia vita? 
Finirò per riguardare puntate a caso fino ad impararle a memoria. Magari un giorno mi sveglierò con un'amnesia oppure rinascerò, e potrò riguardarlo tutto da capo. 

See you in another life, brotha.

Blogger ti odio

Odio i post cosiddetti "di servizio", quelli dove il blogger ha le comunicazioni da dare. Li odio perché non considero la "figura del blogger" una figura che deve dare comunicazioni in veste ufficiale, a dirla tutta non mi piace nemmeno la definizione di "blogger" ma preferisco dire "uno che ha un blog". Io lo considero ancora un diario personale che legge anche qualcun'altro, non mi piace quando ci sono dei cambiamenti e la gente scrive Ehi, ho cambiato template!!, eh, chissene, lo vedo da sola senza che tu ci faccia un post, Non sto postando perché non ho niente da dire e a cosa serve che tu scriva questo allora, Scusate l'assenza, prometto che tornerò a postare più spesso eh? ma ti obbliga qualcuno?
Odio i post "di servizio" perché rovinano l'estetica di un "flusso di pensieri" che non c'entrano niente l'uno con l'altro ma magari un po' sì. Tra parentesi, non mi piace nemmeno quando i "blogger" dicono "i miei lettori", mi viene da pensare ma chi sei? o quando qualcuno dice Cosa volete che scriva? Cosa vi piacerebbe leggere? come se fossero una figura importante da cui qualcuno si aspetta qualcosa. No, no e no.
In fondo per me questa, è tutta una cazzata.
Opinione mia, ovvio, e avrei potuto tenerla per me e ognuno è libero di fare come crede.

Bene, lascio da parte questa digressione polemica, che sparirà tra qualche giorno quando questo post avrà espletato la sua funzione (perché io ci tengo, all'estetica del mio blog) e vado avanti.
Scrivo questo post "di servizio" perché sto avendo dei problemi con Blogger, oppure sono io che sono impedita, può essere.
È capitato più di una volta che post che avevo programmato per essere pubblicati qualche giorno dopo siano stati pubblicati subito, e quindi li ho cancellati e ripubblicati incasinando chi segue tramite i feed.
Stavolta avevo scritto un post e l'avevo salvato nelle bozze, ma era solo per me, non lo volevo pubblicare. E invece l'ho trovato pubblicato stamattina, con tre commenti.
Mi spiace ma l'ho cancellato. Se vi trovate nei feed un link che porta ad una pagina vuota è colpa mia, scusate. Chi usa google reader potrà ancora leggerlo ma vabbè, non importa.

Ecco tutto qua, fine comunicazione di servizio.

La sindrome della matrioska ovvero sono triste e riordino

Sto in crisi, ci sono le solite cose più alcune cose nuove e il risultato è che non va.
E cosa fa Michela quando le cose non vanno?
Mette a posto, riordina, archivia, inscatola, butta via.
La mia camera è una grande matrioska con dentro tante piccole matrioske, ogni cosa ha la sua scatola.
In realtà si tratta di un tirare fuori-guardare cose che non vedevo da millenni-pensare cose che non pensavo da millenni-rimettere via.
A vederla in maniera profonda potrebbe essere un tentativo di esternare controllo su qualcosa, quando tutto quello il resto va di merda e non lo puoi controllare, ma qua non siamo profondi, quindi niente.

Ho sistemato in un cassettino vicino alla scrivania il quintale di paper e articoli stampati mentre scrivevo la tesi, e no, non li ho ancora buttati via perché non riesco.

Ho messo via cd che non ascolto da una vita perché non ho più un lettore cd e ho scelto i pochi che ancora mi piacciono che porterò in macchina. Ricky Martin ti ho voluto bene ma per te non c'è più posto nel mio cuore. Ho spolverato e riposto la cassetta delle Spice Girls cimelio bellico ma adorato.

Ho fatto una cartellina con buste paga, CUD, carte varie relative al mio ultimo posto di lavoro.

Ho fatto una cernita degli smalti e messo in una scatolina a portata di mano quelli che attualmente uso.

Ho riordinato bracciali e collane varie in una scatolina, appeso le collane più lunghe su uno di quei cosi che servono per appendere le borse al tavolo (ma che io non ho mai visto usare) e di solito si trovano nelle uova di Pasqua, buttato cose brutte che non ho mai portato.


Per la cronaca, ho trovato un bracciale portato a casa da lavoro e poi abbandonato degno della collezione Anna dello Russo + H&M. Magari aspetto che esca e poi lo rivendo su e-bay spacciandolo per un pezzo unico.


La situazione non è migliorata molto, però guardare le mie scatole mi da una certa soddisfazione.

"Crazy, stupid, love" forse ti voglio bene (SPOILER!)

Mi rimetto la divisa da Grande Signora Esperta delle Commedie Romantiche perché ho un po' di cose da mettere in chiaro.
Oggetto: Crazy, Stupid, Love.
No, non è una recensione perché è del 2011 e ormai l'han visto tutti, ma anche perché perché io parlo solo dei film che mi sono entrati nel cuoricino o di quelli che sono troppo stupida per capire (a proposito, avevo detto che l'avrei riguardato e non l'ho fatto, che brutta persona).

Il mio problema, con Crazy, stupid, love, è che uno degli intrecci mi ricorda un altro film: Alfie.


Sono due film completamente diversi: perché il primo è la classica commedia romantica con finale vissero tutti felici e contenti, invece Alfie ha i momenti bui e ti lascia una tristezza che ciao (almeno a me).
Però c'è la storia lui-lei giovani, e in particolare il personaggioil Lui del film, identico: bellobellissimo, simpatico, brillante, estroverso, in grado di trovarsi 10 donne diverse a sera dicendo semplicemente "ciao". 

Quindi io faccio i paragoni.
  • Lei

Per loro due diventerei lesbica, sinceramente, forse lo sono già. Si va oltre il la odio perché è troppo figa, siamo al la amo perché vorrei essere lei.
Sienna Miller/Nikki in Alfie è bella come non è più stata in altri film, drogata spensierata, con la testa sulle nuvole, malata. Però fighissima, chi non ha sognato di pitturare una stanza con stivali e camicia sartoriale di lui, con i capelli alla Brigitte Bardot e lo smokey eyes perenne? Io sempre.
Emma Stone/Hannah è adorabile, non ci sono altre parole per descriverla. Non è bellissima fisicamente, non è una di quelle che dici 'mmazza che gnocca, però è talmente adorabile che è stupenda. È Figa con la F maiuscola, che è un concetto che va oltre l'essere gnocca. Non ho visto il film doppiato e non lo voglio vedere, perché sono convinta che si perde metà di tutto. Per me lei è tutto il film, e protagonista di un paio di scene che sono già ovunque.

  • Lui

Jude Law/Alfie, devo veramente mettermi a parlare di lui? Devo mettermi a parlare di lui in questo film? Io dico di no, voglio mantenere quel briciolo di dignità che mi è rimasta.
Ryan Gosling/Jacob è, boh, NO. Mi viene da paragonarli, loro due, e poi mi incazzo perché non c'è paragone. Sì vabbè, addominali fotoscioppati, ma poi? Ha l'espressività di un manichino, sempre con la stessa faccia.


Nella testimonianza fotografica abbiamo rispettivamente:
- Jacob che fa una faccia buffa di fronte a Hannah imbarazzata che dice cose strane
- Jacob che tratta Steve Carrell/Cal come un pezzente perché è vestito male
- Jacob che fa il figo e parte per la caccia
Tre situazioni, tre identiche fronti corrucciate che Ryan stai attento che se continui così a 40 anni ti tocca fare il ritocchino per distendere le rughe come George Clooney.
Non è brutto, ma non è bello e non è neanche carino (scusa Annina ♥). Normale e con gli occhi troppo vicini (la malattia di Ryan Reynolds). Cos'ha di speciale? Non capisco, dev'esserci qualcosa che non vedo dato che il mondo è impazzito per lui, però oh, qualcuno mi spieghi dov'è bello, per favore. 
E poi, non mi piace nemmeno quando parla: sempre lo stesso tono di voce che andrà bene per Drive dove spiccica tre parole in tutto, ma in una commedietta, bah. In più sembra uno straniero che parla inglese molto bene, ma ho scoperto che è canadese, magari è quello (Jude è inglese, che cioè, ciao).

Recensione prolissa: Crazy, stupid, love new entry nella classifica delle commedie romantiche da vedere, bellissimo nonostante Ryan Gosling.

PS: Ah sì, poi c'è anche la storia dei "vecchi" con Steve Carrell e Julianne Moore a 50 anni gnocca come poche, però vabbè.
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